PER UN'EUROPA SENZA PIÙ PELLICCE

Possiamo fare la storia

Negli allevamenti volpi, visoni, castori e altri animali “da pelliccia” vivono in condizioni di confinamento intensivo, disposti in file su file di piccole gabbie a sbarre. Soffrono di automutilazione, ferite infette, arti mancanti e cannibalismo.

In Italia l’allevamento di animali per la pelliccia è stato vietato dal 1° gennaio 2022: è arrivato il momento di estendere questo progresso a tutta l’Europa! L’iniziativa dei cittadini europei “Fur Free Europe” invita l’UE a vietare gli allevamenti di animali da pelliccia e bandire i prodotti in pelliccia dal mercato europeo.

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PERCHÉ VIETARE GLI ALLEVAMENTI DA PELLICCIA
E IL COMMERCIO DI PRODOTTI IN PELLICCIA?

SONO

CRUDELI

Le complesse esigenze comportamentali delle specie animali selvatiche, come volpi e visoni, che vengono allevate per la pelliccia non possono essere soddisfatte in allevamento. Tenere gli animali in piccole gabbie e ucciderli esclusivamente, o principalmente, a causa del valore commerciale della loro pelliccia non può essere legittimato nemmeno per specie domestiche come conigli e cincillà. L’allevamento di pellicce non è etico, non importa dove e come avvenga, per questo chiediamo di vietarne anche la vendita, quindi anche l’importazione in Unione Europea!

SONO

PERICOLOSI

Gli allevamenti di animali “da pelliccia” rappresentano un rischio per la salute degli animali e dell’uomo. Durante la pandemia di COVID-19, centinaia di allevamenti di visoni sono stati colpiti da focolai di coronavirus e si è scoperto che nuove varianti del virus SARS-CoV-2 sono state trasmesse agli esseri umani dagli animali.

SONO

INSOSTENIBILI

L’allevamento di animali da pelliccia ha un impatto ambientale significativo e rappresenta una seria minaccia per la biodiversità autoctona. Il visone americano, la specie più allevata per la pelliccia, è già diffuso in tutta l’UE e, suo malgrado, è causa di impatti negativi sulla fauna selvatica autoctona europea. La concia e lavorazione della pelliccia animale comporta l’uso di sostanze chimiche tossiche al punto che questa industria è classificata tra le prime cinque industrie a più alta intensità di inquinamento.

PERCHÉ ADESSO?

L’allevamento di animali da pelliccia e i suoi prodotti dovrebbero diventare un brutto ricordo del passato: ora è il momento di un’Europa “Fur Free”. Abbiamo un’opportunità senza precedenti di realizzare questo obiettivo nell’Unione Europea:

L’industria delle pellicce sta affrontando una crisi economica e sanitaria a causa del COVID-19;
12 paesi dell’UE hanno recentemente chiesto alla Commissione Europea di esaminare le opzioni per il divieto permanente dell’allevamento di animali da pelliccia nell’UE e di presentare una proposta legislativa per raggiungere questo obiettivo;
La Commissione Europea sta attualmente rivedendo la legislazione dell’UE sul benessere degli animali; questa revisione offre l’opportunità di introdurre un divieto sia sulla produzione che sul commercio di pellicce d’allevamento;
Centinaia di marchi sono diventati “fur free”, rispondendo alle esigenze etiche dei loro clienti.
Abbiamo un’opportunità unica di far sì che ciò accada. Agisci ora in modo che possiamo raggiungere questo obiettivo insieme.

CHE COS'È UN'INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI?

L’iniziativa dei cittadini europei è un modo unico ed efficace per i cittadini della UE di contribuire a plasmare il nostro futuro invitando la Commissione Europea a proporre nuove leggi.

Questa non è solo una petizione. Una volta che un’iniziativa ha raggiunto 1 milione di firme convalidate, la Commissione Europea è obbligata a rispondere e ad agire.

A tal fine, l’Iniziativa richiede ai cittadini di fornire dati personali per convalidare il loro sostegno. Ti assicuriamo che le tue informazioni possono essere utilizzate solo per il supporto di questa Iniziativa e non per altri scopi. Fur Free Europe rispetta tutti i requisiti legali, il GDPR e le norme sulla protezione dei dati.

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