I filosofi e gli animali, di Gino Ditadi

Terza edizione del 2021, ampliata rispetto alla precedente (423 pagine in ottavo), con una nuova veste grafica molto bella ed elegante.

Tra i nuovi Testi, uno straordinario Inno Orfico alla natura, il Discorso del filosofo indiano Dandamis ad Alessandro Magno (manoscritto conservato a Vienna – Vindob. Cod. 4601, 9), nuovi frammenti degli Stoici, nuove pagine di Plutarco, di d’Holbach, frammenti inediti di Blanqui (tratti dai manoscritti filosofici conservati alla Bibliothèque Nationale di Parigi), e molto altro.

Il volume contiene una sintetica, ma profonda ed affilata Introduzione di circa 70 pagine e 353 pagine di scritti di grande rilevanza, presentati e accompagnati da 572 Note.

Una importante raccolta di testi antichi, medievali, moderni e contemporanei, inediti, rari, di difficile reperimento, straordinariamente utile al dibattito sul rapporto uomo-animale e sul senso della civiltà.

Introduzione, note e tutta la ricerca dei documenti sono a cura del prof. Gino Ditadi, autore di numerosi saggi filosofici sulla questione animale. Con quest’opera fondamentale Gino Ditadi ha riportato alla luce scritti di cui si ignorava perfino l’esistenza. Un messaggio antico ma al contempo sorprendentemente moderno che può aiutare a comprendere meglio l’epoca del vuoto in cui viviamo, un’epoca senza precedenti, caratterizzata da continue emergenze su scala planetaria: emergenze climatiche, sanitarie, ambientali, sociali, ecc.

Un testo ben documentato, utilissimo per docenti e studenti della scuola superiore, per sviluppare un programma innovativo, interdisciplinare, per riportare dinamicità e flessibilità al sapere, per porre in relazione la propria disciplina e il suo codice linguistico con altre aree disciplinari e con l’ambiente extrascolastico.

Un testo importante e utile per l’Università.

Scrive Gino Ditadi

È assolutamente necessario rifondare i valori, innalzare la civiltà, ingentilire il mondo; amare la bellezza, espressione della misura e della grazia ed il sapere ricolmo di forza liberatrice. Bisogna affermare il biocentrismo come categoria fondativa; sostituire il dominio con la responsabilità; riconoscere la diversità come valore; ascoltare l’oceano della vita.

Non si tratta di “scendere” verso gli animali (non vi è né alto né basso), ma di aiutare l’uomo a comprendere e a comprendersi; superare la instrumentelle Vernunft, combattere la riduzione della vita a cosa; innalzare lo scontro con la follìa e la barbarie di un “ordine” del mondo in cui il massimo di sapere coincide con il massimo di vuoto, il massimo di capacità, con il minimo di sapere intorno agli scopi; affermare la complessità del reale non per acquietare le aspirazioni al nuovo, ma per sottolineare la falsità del vecchio; arginare energicamente la sofferenza di uomini e animali; riconoscere il valore inerente di ogni soggetto-di-una- vita; rifondare il concetto di persona su categorie etiche (valore inerente in sé), piuttosto che metafisiche (sostanza); considerare la salute, il benessere del corpo, l’equilibrio ambientale, beni assolutamente primari entro qualsiasi scenario politico.

Il libro racchiude scritti di:

Zarathustra, Anassimandro, Pitagora, Eraclito, Empedocle, Anassagora, Democrito, Platone, Aristotele, Teofrasto, Dandamis, Crisippo, Epicuro, Enesidemo, Lucrezio, Celso, Plutarco, Porfirio, Agostino, Tommaso D’Aquino, Erasmo da Rotterdam, T. More, G. Rorario, M. De Montaigne, Giordano Bruno, T. Campanella, R. Burton, R. Descartes, P. Gassendi, N. Malebranche, J. Locke, G. W. Leibniz, P. Bayle, Jean Meslier, Voltaire, J. O. La Mettrie, D. Hume, Jean-Jacques Rousseau, P. T. D’Holbach, Immanuel Kant, J. Bentham, J. De Maistre, G.W.F. Hegel, A. Schopenhauer, G. T. Fechner, L. Feuerbach, L. A. Blanqui, J. Stuart Mill, C. Darwin, FRiedrich Nietzsche, H. Stephen Salt, Claude Lévi-Strauss, Albert Schweitzer, Theodor Wiesengrund Adorno, Max Horkheimer, Herbert Marcuse, Peter Singer, Tom Regan, Hans Jonas.

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