Con l’adozione del Real Decreto n. 695 del 23 agosto 2022, la Spagna è divenuta il primo Stato Membro dell’Unione Europea ad introdurre l’installazione obbligatoria, in tutti i macelli, di sistemi di videosorveglianza al fine di garantire la tutela del benessere animale e la possibilità di vigilare sul rispetto della normativa vigente da parte del personale operante negli stabilimenti.
L’introduzione di tale normativa era stata oggetto di una campagna avviata nel 2018 dall’associazione Equalia e successivamente proposta nella primavera 2021 dall’Agenzia per la sicurezza alimentare spagnola (Agencia Española de Seguridad Alimentaria y Nutrición – AESAN) al fine di tutelare il benessere animale, la sicurezza degli animali durante il trasporto verso i macelli e nelle operazioni connesse, nonché il rispetto dei regolamenti comunitari in materia di prodotti di origine animale destinati al consumo umano (cfr. Reg. CE n. 1099/2009). Ed infatti il Reg. CE n. 1099/2009, direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri, prevede una serie di prescrizioni e procedure volte a garantire il benessere dell’animale dalla fase di trasporto dell’animale al macello sino alla sua macellazione previo stordimento.
A partire dall’agosto 2023 quindi tutti gli stabilimenti spagnoli avranno l’obbligo di dotarsi di un sistema di videosorveglianza che copra tutti i settori in cui si trovano animali vivi, comprese le aree di scarico, i corridoi di movimentazione e le aree in cui vengono svolte le attività di stordimento e dissanguamento fino alla morte degli animali. Le registrazioni dovranno essere conservate per un mese dalla data di captazione. È stata prevista una deroga in favore dei piccoli mattatoi, per i quali l’osservanza del decreto diverrà vincolante un anno più tardi, a partire dall’agosto 2025.
Con l’introduzione dell’obbligo di telecamere nei macelli, la Spagna, che nel 2021 ha riconosciuto gli animali come esseri senzienti mediante una modifica del Codice Civile (l. 15/2021), dimostra di essere diversi passi avanti rispetto all’Italia nel riconoscimento dei diritti degli animali.
La disciplina appena approvata si pone in linea con i precedenti approdi normativi e costituisce un utile strumento per salvaguardare il benessere animale mediante la possibilità di controllare che le operazioni di movimentazione degli animali all’interno dei macelli, ma soprattutto le procedure di stordimento prima della macellazione, siano eseguite nel rispetto della normativa vigente e in applicazione delle migliori pratiche utili a minimizzare la sofferenza animale.
Ed infatti, nonostante di fatto l’attività di macellazione all’interno dell’Unione Europea sia da lungo tempo disciplinata, i casi di pratiche di maltrattamento di animali all’interno degli impianti di macellazione sono all’ordine del giorno.
Da ultimo, si segnala il caso dell’impianto di macellazione Zema s.r.l. di Cremona, ove a seguito di molteplici esposti e del lancio di un’inchiesta da parte di Animal Equality nel giugno 2021, la Procura ha avviato un’indagine che ha portato al rinvio a giudizio del titolare dell’impresa, il quale poi ha richiesto di accedere alla messa alla prova.
La mancata osservanza delle norme di condotta previste dal Reg. CE 1099/2009 può essere ricondotta a più fattori, quali ad esempio i ritmi di lavoro frenetici, una non adeguata formazione del personale impiegato ovvero una scarsa sensibilizzazione sul tema.
Proprio in ragione di ciò, l’adozione di sistemi di videosorveglianza può essere uno strumento prezioso per aiutare a garantire il rispetto della normativa vigente. Essa può infatti aiutare i veterinari e gli operatori dei macelli ad assicurare sia le migliori pratiche, sia il rispetto della regolamentazione sulla protezione degli animali durante l’abbattimento.
Molteplici sono infatti le funzioni che possono essere esplicate dall’introduzione della videosorveglianza obbligatoria.
In primo luogo, se la formazione del personale aiuta a prevenire i maltrattamenti, l’installazione di telecamere funge da deterrente e rileva le condotte di maltrattamento. Se le immagini sono correttamente controllate ed i comportamenti non corretti sanzionati ove necessario, la videosorveglianza esplica anche una funzione dissuasiva. Inoltre, le riprese effettuate nel singolo macello possono essere utilizzate come supporto per la formazione e come strumento educativo pratico e adattabile ad ogni stabilimento con le relative esigenze.
Sebbene, la videosorveglianza non abbia la pretesa di sostituire totalmente altre forme di controllo e non permetta di rilevare sempre le riprese di coscienza degli animali, essa permetterebbe di prevenire le maggiori infrazioni al Regolamento (CE) n. 1099/2009 nonché le mancanze materiali, come la non conformità dei requisiti delle strutture e delle attrezzature, e le cattive modalità di stordimento e abbattimento.
Inoltre, occorre evidenziare che la videosorveglianza può essere un utile strumento per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro e per la sicurezza della persona, giacché potenzialmente è in grado di scoraggiare comportamenti pericolosi per i lavoratori stessi. Può peraltro essere utilizzata per la protezione degli impiegati e del responsabile della tutela del benessere animale, contro le intimidazioni o le false accuse. L’adozione di sistemi di ripresa delle operazioni che si svolgono nei mattatoi può inoltre incentivare gli impiegati ad allertare il veterinario ufficiale o l’organismo di controllo riguardo all’avvenuto comportamento di maltrattamento o riguardo a un difetto della catena di abbattimento, potendosi riferire ad un passaggio specifico del video.
Da ultimo si osserva come l’introduzione della videosorveglianza può fungere come strumento a disposizione degli operatori di audit interno e di controllo regolare, per una migliore gestione dei rischi.
La videosorveglianza è già stata adottata in altri Paesi europei, in parte su base meramente volontaria, in altri casi con carattere obbligatorio e vincolante. Nel Regno Unito in un primo momento le telecamere nei macelli sono state installate su base volontaria. Dal 2018 l’Inghilterra ha reso l’installazione di sistemi di videosorveglianza obbligatoria con l’approvazione del Regolamento n. 556/2018; a partire dal 2021, l’adempimento è stato reso obbligatorio anche in Scozia con un Regolamento del 2020 (The Mandatory Use of Closed Circuit Television in Slaughterhouses (Scotland) Regulations 2020)
Nei Paesi Bassi l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei macelli rimane volontaria, ma si segnala che le associazioni Dierenbescherming e Eyes On Animals ed il produttore di carne Vion in collaborazione con Deloitte Netherlands, hanno sviluppato un sistema di sorveglianza basato sull’intelligenza artificiale denominato “AI4Animals”. Il programma utilizza l’intelligenza artificiale per individuare automaticamente i passaggi delle riprese che contengono una potenziale gestione non corretta degli animali da parte degli operatori, rendendo il controllo sulle riprese effettuate significativamente più efficiente, poiché i controlli possono essere svolti automaticamente e sistematicamente su larga scala da parte dell’Intelligenza Artificiale, anziché saltuariamente a campione da parte di operatori del settore. L’algoritmo permette infatti di segnalare agli operatori del macello un passaggio della registrazione da verificare ed eventualmente adottare misure correttive.
Anche in Francia il controllo nei macelli mediante sistema di videosorveglianza è stato introdotto su base volontaria dall’ottobre 2018 (A. 71 de la loi n° 2018-938).
Chiara Muccigrosso è un avvocato del Foro di Firenze. Laureata all’Università degli Studi di Firenze con una tesi in Diritto Comparato, oggi si occupa principalmente di Diritto Amministrativo, con focus sulle materie dei Contratti pubblici, Servizi pubblici locali, Edilizia e Urbanistica, nonché espropriazioni e procedimento amministrativo in generale. Ha una vera passione per gli animali e dedica gran parte del suo tempo libero ad attività legate alla loro tutela. Ha due cani: la tenerissima Ada, una bassotta di 3 anni, e Chewbecca, un adorabile cucciolo di trovatello.