Veronica Bianca Veronesi

Veronica Bianca Veronesi

Dottoressa in "Allevamento e Benessere Animale" laureata presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano ed Educatrice Cinofila CSEN. Attraverso il suo Blog “Zampettando qua e là” s’impegna a diffondere tutto ciò che riguarda la cultura cinofila, promuovendo il benessere del cane e la costruzione di una sana relazione con il proprietario.

Can che abbia non morde?

Si tratta di un semplice proverbio o vi è un fondo di verità? Ecco il glossario di base per interpretare cosa si nasconde dietro un semplice "bau"!

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Le vocalizzazioni emesse dai cani possono avere molti più significati di quanto si crede, ma siamo certi che dopo l’abbaio non possa seguire l’aggressione? Che cosa possono comunicarci i cani con un semplice “bau”?

La comunicazione acustica, che comprende tutta la gamma di suoni prodotti, è utilizzata dal cane per raggiungere lunghe distanze. Tali suoni possono però variare d’intensità, tonalità, modulazione, frequenza e durata in base al significato e alla circostanza.

L’etologo M.W. Fox ha suddiviso in 5 gruppi i suoni emessi dai cani:

  • Suoni infantili (come il pianto e il guaito)
  • Suoni d’avvertimento (come l’abbaio e il ringhio)
  • Suoni di elicitazione (come l’ululato)
  • Suoni di separazione (come i lamenti)
  • Suoni di appagamento (come i mugugni)

In generale, possiamo dire che tutti i vocalizzi emessi ad alte tonalità indicano che il cane ha buone intenzioni, al contrario quelli emessi a tonalità basse normalmente indicano minaccia, rabbia e possibilità di aggressione.

Bisogna però tener presente, che la tonalità può variare molto in base alle dimensioni del cane che emette il suono: maggiori sono le dimensioni, più la tonalità è bassa. L’abbaio, in particolare, può essere interpretato come un segnale di avvertimento le cui caratteristiche sono differenti in base al contesto in cui viene emesso.

Cosa può quindi comunicare il nostro cane abbaiando?

  • Uno stato di attenzione verso qualcosa: in questo caso la sequenza sarà composta da 3 o 4 abbai, intervallati da piccole pause d’intonazione;
  • Uno stato di eccitazione: in tale condizione, gli abbai saranno rapidi e di media intonazione;
  • Un pericolo imminente o una minaccia: per segnalarlo gli abbai saranno lenti, continui e con intonazione bassa;
  • Solitudine e tristezza, manifestata con una serie di abbai prolungata nel tempo, intervallati tra loro da abbai ululati, nel tentativo di richiamare l’attenzione;
  • Divertimento: in questa situazione l’abbaio sarà crescente man mano che lo stato emotivo si farà più intenso;
  • “Ciao!”, caratterizzato da pochi abbai netti e brevi, normalmente d’intonazione alta;
  • Sorpresa o spavento, manifestati con un solo abbaio netto, breve e con intonazione alta;
  • Fastidio verso qualcosa o qualcuno.
    Comunicato con un abbaio singolo, breve e abbastanza netto ma con un’intonazione mediamente bassa;

Non perdiamoci di vista!

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