Non tutti gli animali sono destinati a una vita felice. Non solo perché sfruttati dall’animale umano, ma perché vittime di abbandono e di disinteresse. In questa categoria rientrano i randagi, troppo spesso ignorati, presi a male parole o addirittura picchiati e uccisi, lasciati soli al freddo e all’eccessivo caldo, in balia di un ambiente che non è il loro. Soprattutto i gatti, considerati da tanti “indipendenti” e, quindi, capaci di sopravvivere nel mondo che noi abbiamo creato a nostra immagine e somiglianza.
Non tutti però rimangono indifferenti verso il dolore di altre creature. Ci sono persone che, con empatia e una buona dose di pazienza, danno a queste vite una speranza per il futuro: sono le “gattare”, donne (e uomini) di ogni età che dedicano il loro tempo ad accudire questi splendidi animali, dando loro una carezza amica, un buon pasto e protezione. Senza aiuti di alcun genere se non le loro forze, le loro risorse economiche e la loro dedizione.
Un aiuto dalla “piccola Roma”
I Comuni, spesso presi da altri problemi, rimangono indifferenti verso i loro sforzi e la loro devozione. Ma qualcuno ha deciso di dare un aiuto concreto. Si tratta del Comune di Verona, che ha stanziato la notevole somma di 24.000 euro a favore di tre associazioni che si occupano di benessere animale: LAV Verona, ENPA Verona e Animalisti Verona.
Il generoso contributo servirà principalmente a coprire le spese per cibo e prestazioni veterinarie dei felini, e, altro punto di forza, verrà dato a coloro che hanno animali in famiglia ma non hanno più le possibilità economiche per mantenerli.
Un’iniziativa lodevole perché, come previsto dalla Legge Regionale n. 60 del 28 dicembre 1993, “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”, ed in particolare dall’art. 16, le istituzioni partecipano alla cura dei gatti liberi e protetti sul territorio, e intervengono al fianco delle associazioni che li tutelano in base a precise norme. Questo discorso vale anche per le colonie feline, veri e propri luoghi di aggregazione “gattesca”, tutelate e protette dalle Leggi regionali. Il Comune sottolinea inoltre l’importanza della sterilizzazione e del microchip «purtroppo non ancora previsto dalla legge nazionale o regionale ma previsto dal nostro Regolamento per la Tutela Animali» come ha dichiarato il consigliere comunale con delega alla Tutela degli Animali Giuseppe Rea.
La parola ai beneficiari
Ma cosa pensano le associazioni beneficiarie?
«Nel 2023 LAV Verona ha effettuato 422 interventi a favore di gatti in difficoltà in tutta la provincia, 157 sul territorio comunale. Un risultato che non solo risponde ad una indicazione di legge ma che permette di far fronte economicamente ai sempre più numerosi casi di persone che non riescono a prendersi cura dei loro gatti» – ha dichiarato Lorenza Zanaboni, responsabile della Sede LAV di Verona.
In conclusione
È auspicabile che ciò che il Comune veronese ha fatto venga preso d’esempio anche dagli altri Comuni italiani, poiché sottolinea l’importanza della salvaguardia degli animali più bistrattati e indifesi, e dà importanza a coloro che, ogni giorno, danno loro cure e amore.