I Carabinieri Forestali di Lodi e Milano hanno eseguito quattro misure cautelari nei confronti di 4 cittadini italiani accusati di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di cuccioli di cane dall’Est Europa. Uno è ai domiciliari, tre hanno l’obbligo di dimora, riporta l’Ansa.
Sequestrati anche 36 cuccioli, che sono stati affidati ad associazioni animaliste e poi a privati. Si tratta principalmente di bouledogue francesi, barboncini e chihuahua, tutte razze molto richieste in Italia. Di questi purtroppo 5 sono morti quasi subito per gravi patologie, non essendo vaccinati.
Gli animali erano venduti su siti web di annunci come italiani “nati in casa e genitori visibili” ma provenivano dall’Ungheria viaggiando anche per mille km nascosti nei portabagagli delle auto degli indagati, tanto che alcuni si ammalavano e morivano.
Le indagini
La Procura di Lodi ha monitorato per un anno gli arrivi clandestini di cuccioli di cane di razze pregiate sul territorio. I cuccioli venivano consegnati ad acquirenti in tutto il Nord Italia privi del microchip obbligatorio per legge e insieme a documenti contraffatti.
Sono nove in tutto le persone presunte appartenenti all’organizzazione criminale indagate per traffico di cuccioli e altri reati connessi. Agli indagati vengono anche contestati i reati di maltrattamento di animali, frode in commercio, falso e ricettazione.
Il traffico illecito di animali da compagnia è diventato reato nel 2010 ed è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno e una multa da 3 mila a 15 mila euro. La pena è aumentata se gli animali hanno un’età accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie trasmissibili.