La bioetica è lo studio interdisciplinare delle questioni etiche che riguarda l’intero mondo vivente.
Si tratta di un’etica che riguarda sia il mondo umano, la bioetica medica, sia il mondo naturale, la bioetica ambientale, sia il mondo animale, la bioetica animale. L’idea che dovrebbe tenere unite queste tre dimensioni è quella della qualità della vita, del ben-essere. I campi della bioetica sono diversi, infatti parliamo di bioetica umana, ambientale e animale, tre dimensioni che, in una visione di pensiero della complessità, sono profondamente unite dalle interrelazioni che esistono tra rispettivi tre regni (umano, ambientale e animale). A loro volta, le decisioni politiche, che non dovrebbero prescindere da considerazioni etiche, riguardano sempre più profondamente questioni che attengono alle nostre vite, a quelle delle generazioni future, alla sopravvivenza della nostra specie, alla relazione con le altre.
Guardare alla bioetica e alla biopolitica nell’orizzonte della complessità significa affrontare quesiti relativi ai confini del nostro universo morale, alle nuove frontiere della giustizia, al modello di sviluppo con un approccio sistemico. Dobbiamo pensare l’etica, la politica, l’economia ridefinendo la nozione stessa di qualità della vita in considerazione delle generazioni future e delle altre specie quali componenti della biosfera: nuovi soggetti morali di cui la biopolitica è chiamata ad occuparsi.
Questo tema viene approfondito nel saggio “Bioetica e biopolitica nell’orizzonte della complessità“, a cura di Luisella Battaglia e Franco Manti ed edito dalla Genoa University Press, che contiene un contributo di Annalisa Di Mauro, nostra responsabile Ricerca, su “La complessità del benessere animale”.
In particolare, “La complessità del benessere animale” sottolinea che l’attenzione alla soggettività animale e al ben-essere deve essere sempre oggetto d’attenzione, in qualsiasi genere di attività l’animale venga coinvolto dall’uomo, anche in quelle elevate a zona franca dal trattamento irrispettoso della dignità degli animali, come ad esempio gli Interventi Assistiti con gli Animali, le attività assistenziali che si svolgono in canili, rifugi, o anche la semplice convivenza. Segue una riflessione sull’approccio “sistemico” al benessere nella relazione tra uomo e animale, che significa riconoscere che esiste una interrelazione tra i diversi soggetti che la compongono, e tra di essi e l’ambiente (che non è soltanto lo sfondo) nel quale la relazione si sviluppa. Sia l’uomo sia l’animale dalla relazione vicendevolmente si arricchiscono e modificano, andando a loro volta, come parti del “sistema”, ad influire sull’ambiente. Per considerarne il ben-essere, sarà necessario mettere a fuoco la dinamica generale dell’individuo, prendendo in considerazione tutto ciò che lo compone: il suo vissuto, l’ambiente in cui vive, le sue relazioni. Solo conoscendo e analizzando il ‘tutto’ che contiene (e che a sua volta lo contiene) sapremo come garantirgli una buona vita, andando incontro alle sue esigenze, migliorando le sue capacità di adattamento e il suo equilibrio a medio e lungo termine.
La ricerca è liberamente scaricabile in PDF.