Violazione del codice della strada e animali: è possibile invocare lo stato di necessità?

La Cassazione nega la possibilità di ricorrere allo stato di necessità ma dimentica che lo stesso codice della strada punisce l'omissione di soccorso per gli animali.
Avv. Annalisa Gasparre

Avv. Annalisa Gasparre

Avvocato, dottore di ricerca, vanta una decennale esperienza nel settore della tutela degli animali e dei soggetti deboli. <a href="https://www.avvocatoannalisagasparre.it/">Sito internet</a>

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Un medico veterinario aveva commesso plurime violazioni del Codice della strada ed era stato sanzionato dagli agenti accertatori i quali lo avevano “scortato” presso il “paziente” animale bisognoso di un intervento urgente giacché in fase terminale. 

Proposta opposizione ex art. 22 legge n. 689/81, il Giudice di Pace la accoglieva ritenendo trattarsi di un caso di stato di necessità tout court. Anche il Tribunale di Ancona confermava la tesi rigettando l’appello proposto dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura U.T.G. La Corte di cassazione invece ha accolto il ricorso cassando la sentenza impugnata e rigettando l’opposizione avverso la sanzione proposta dal medico veterinario.

Il provvedimento della Corte di cassazione nega il valore di stato di necessità ai sensi dell’art. 4 della legge n. 689/81 che postula una effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, oppure l’erronea persuasione di trovarsi in tale situazione, in base al verificarsi di circostanze oggettive. 

Tuttavia nel provvedimento è totalmente assente alcun riferimento alla legge modificativa del Codice della strada, norma speciale rispetto a quella sulle sanzioni amministrative.

La legge n. 210 del 2010 infatti ha modificato gli artt. 177 e 189 del Codice della Strada. In particolare, nell’art. 177 è stato introdotto il concetto di stato di necessità “speciale” e nell’art. 189 lo speculare, per certi versi, concetto di “dovere di soccorso”. Il concetto di “stato di necessità” è rafforzato, tra l’altro, dal principio che sancisce l’obbligo di fermarsi e soccorrere l’animale coinvolto in un incidente (art. 189). Viene così previsto l’obbligo di soccorso per gli animali coinvolti in un incidente stradale, per una causa comunque riconducibile al comportamento dell’utente della strada. 

Nell’ordinanza in esame è totalmente assente un esame critico di un provvedimento legislativo che ha costituito una rivoluzione copernicana, inserendosi in un contesto legislativo già fortemente in evoluzione.

Per un’analisi più puntuale e per il testo del provvedimento, volendo, Gasparre, Animali e stato di necessità: violare il Codice della strada per soccorrere un animale è tollerato dall’ordinamento?, in Diritto all’ambiente, 3 aprile 2018; inoltre, Gasparre, Il nuovo corso inaugurato nel 2010: le modifiche al Codice della Strada, in  Randagismo: un fenomeno insidioso. Danni e responsabilità in tema di randagismo e sinistri stradali, Key editore, 2016.

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