L’adozione di un cucciolo
C’è una diffusa convinzione per cui un cucciolo si possa crescere come si desidera, mentre gli adulti non si affezionano o si legano meno, si adattano poco e non imparano. Un cucciolo, però, non è una tabula rasa su cui scrivere con certezza quel che vogliamo. Ogni individuo ha delle peculiarità genetiche che lo caratterizzano, ma ha anche una propria personalità con tratti che emergeranno con la crescita e che potrebbero portarlo ad esprimere comportamenti inattesi o diversi dalle nostre aspettative. Quando ci avviciniamo a un cane adulto, invece, troviamo un individuo con un’identità strutturata e definita: se prima dell’adozione viene fatto un adeguato percorso di conoscenza e ci facciamo guidare da un professionista nella scelta del soggetto che meglio ci corrisponde, potremo godere di un’amicizia solida e duratura. Quando decidiamo di condividere la nostra vita con un cucciolo, dobbiamo ricordare che ci stiamo assumendo la grande responsabilità di contribuire alla sua crescita, ed è davvero un compito importante, tutt’altro che semplice. Partiamo dai primi giorni: considerate il livello di stress del cucciolo che improvvisamente viene allontanato dalla mamma e dai suoi fratelli e si trova con persone nuove in un ambiente sconosciuto! Siate accoglienti e comprensivi: se piange o guaisce non lo fa per capriccio, ma perché è preoccupato e spaventato da ciò che non conosce e non capisce.
Preparare la casa
Preparate la casa prima del suo arrivo: la cuccia deve essere confortevole, contenitiva e va posizionata in un posto tranquillo, lontano da tv, telefono, citofono o stereo e da luoghi di passaggio (porte, corridoi etc.). Scegliete con cura anche il posto in cui posizionerete le sue ciotole, lontano da fastidi, rumore e luoghi di passaggio: il momento del pasto dovrà essere il più possibile sereno e tranquillo. Ricordate che il cane non deve essere mai disturbato quando è nella sua cuccia. Se volete interagire con lui potrete richiamarlo a voi, ma non disturbatelo mai quando dorme perché il sonno è fondamentale per consolidare esperienze e apprendimenti che il cucciolo ha affrontato durante la giornata. Decidete prima quali saranno le zone off limits, e cosa sarà gli sarà consentito o meno: la coerenza sarà la vostra arma vincente.
Mordere e masticare
Il cucciolo ha bisogno anche di mordicchiare, è un comportamento normale e una necessità fisica e psicologica. Per evitare che prenda di mira i mobili e che si impossessi di oggetti preziosi o che potrebbero risultare pericolosi, è necessario proporgli delle alternative adatte. Ci sono in commercio innumerevoli oggetti fatti per essere morsicati: giochini in gomma, trecce di corda, palline o masticativi di pelle essiccata. Se il cucciolo comincia a mordicchiare un mobile, attirate la sua attenzione chiamandolo a voi e proponendogli una di queste alternative, senza sgridarlo.
Sporcare in casa
È normale che un cucciolo all’inizio sporchi in casa perché per lui è il posto più sicuro, dove non ci sono predatori che possano fiutare le sue tracce: imparerà gradualmente nel giro di qualche settimana a sporcare fuori, ma dovrete avere pazienza e soprattutto non dovrete mai sgridarlo. Portatelo fuori con regolarità (e tempestività) dopo ogni pasto, dopo ogni risveglio e dopo aver giocato con lui, questi sono i momenti in cui sarà più probabile che abbia bisogno di espletare i suoi bisogni. All’inizio il posto in cui lo portate deve essere molto vicino a casa e deve essere sempre lo stesso. Ogni volta che il cane sporca nel punto giusto premiatelo immediatamente con qualche coccola, con parole d’approvazione (per esempio “bravo!”) e, occasionalmente, con un buon bocconcino. Se abitate in un condominio, ricordate di controllare il regolamento condominiale rispetto agli accessi consentiti negli spazi comuni e, se il cucciolo dovesse sporcare, provvedete immediatamente a pulire: potrebbe essere utile avvisare i vostri vicini della nuova presenza, chiedendo loro comprensione nel caso in cui dovessero sentire il cucciolo abbaiare o se dovesse capitare qualche pipì nel posto sbagliato.
Per avere un cane serve un giardino?
Per avere un cane bisogna avere tempo. Il giardino può aiutarci in alcune situazioni, ma per la maggior parte dei cani passare la vita esclusivamente in giardino è qualcosa privo di interesse, frustrante e malinconico: sono animali sociali e hanno bisogno di condividere la quotidianità con il loro gruppo sociale, cioè la nostra famiglia.
L’adozione di un cane adulto
Se invece del cucciolo decideste di adottare un cane adulto, molti degli accorgimenti suggeriti per il cucciolo saranno validi anche per l’adulto (la preparazione della casa, la definizione delle regole…). Avrete bisogno di un po’ di tempo per conoscervi e per stabilire un legame di fiducia reciproca. A seconda della storia passata, il cane potrebbe essere già abituato a una vita in casa, oppure vivere questa esperienza per la prima volta. Se fosse già abituato, non sarà difficile insegnargli quali sono le nuove regole di casa e soprattutto le nostre abitudini. Ricordate di informarvi sulle sue consuetudini passate e cercate di abituarlo alla vostra routine senza stravolgere troppo velocemente la sua: le parole d’ordine sono, ancora una volta, gradualità e pazienza. Se per il cane l’esperienza casalinga è una novità, potrebbe all’inizio fare più fatica ad abituarsi ad aspettare orari precisi per le uscite. Cercate allora di concedere qualche breve uscita supplementare, per avvicinarvi poi progressivamente a quella che sarà la vostra quotidianità.
Stare da solo
Prendetevi del tempo per insegnare al cane a stare a casa da solo. Non è affatto scontato che viva il distacco con naturalità ed è bene non creare traumi, soprattutto in questa fase così delicata in cui state costruendo il vostro legame. Le vostre uscite inizialmente dovranno essere brevi, in modo che il cane possa abituarsi gradualmente a stare da solo: anche il tempo di andare a buttare la spazzatura è un buon allenamento iniziale, ed è un tempo che gradualmente dovrà essere aumentato. Un cucciolo ha bisogno di tempo per imparare a stare da solo perché le sue competenze si stanno formando con la crescita; per un adulto, invece, la capacità di sopportare la solitudine dipenderà molto dalle sue esperienze passate e per i cani che vivono male la separazione sarà necessario il supporto di un professionista che sappia guidarvi nella comprensione dei motivi che mettono il cane a disagio quando sta da solo. Per tutti, cuccioli e adulti, le prime settimane insieme saranno ricche di emozioni e di agitazione che potrebbero alterare i comportamenti. Cerchiamo di ricordarcene quando osserviamo atteggiamenti troppo esuberanti o troppo schivi da parte del nuovo arrivato: sostenerlo ed essere per lui un punto di riferimento sicuro è il primo passo per creare una amicizia solida e duratura.