Bovine da latte, anatre, oche e quaglie: i pareri scientifici dell’EFSA per migliorare il loro benessere

Questi animali hanno bisogno di più spazio e condizioni che permettano di esprimere comportamenti propri della loro specie.

Pubblicato il 29/05/2023
Oche
Leopictures/Pixabay

L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha pubblicato recentemente due pareri scientifici: uno sulle bovine da latte e l’altro su anatre, oche e quaglie. Questi documenti contengono un’analisi delle condizioni in cui vivono attualmente questi animali d’allevamento e le raccomandazioni, basate sulle più aggiornate conoscenze scientifiche, per migliorarne il benessere. L’EFSA ha già pubblicato pareri scientifici sul benessere dei suini, di piccoli ruminanti, equidi, bovini, maiali e uccelli e conigli domestici durante il trasporto, di galline ovaiole e polli da carne e dei vitelli in allevamento.

La scienza a supporto dei legislatori

I pareri scientifici sulle bovine da latte e su anatre, oche e quaglie costituiscono un solido supporto al processo decisionale nell’ambito della revisione della legislazione europea sul benessere degli animali, prevista entro la fine del 2023.
Come già accennato, la Commissione europea ha richiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare diversi pareri scientifici sul benessere degli animali d’allevamento nell’ambito della strategia Farm to Fork. Quest’ultima è al centro del Green Deal europeo, un insieme di iniziative che mira ad avviare l’Unione europea verso la transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In questa prospettiva, la strategia Farm to Fork ha come finalità il raggiungimento di sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Tutto questo passa necessariamente attraverso il benessere animale.

Il benessere delle bovine da latte

Una bovina da latte è una mucca che ha già partorito ed è stata appositamente allevata per la produzione di latte. Sono animali sociali e hanno bisogno di muoversi liberamente e riposare comodamente. Nel suo parere scientifico, EFSA raccomanda di:

  • fornire alle bovine da latte spazio sufficiente per muoversi liberamente e comodamente ed evitare di legarle in maniera permanente alle stalle;
  • se alloggiate in cubicoli, assicurarsi che ci sia spazio sufficiente per ogni mucca, fornendo almeno un cubicolo per esemplare;
  • garantire che ogni bovina da latte abbia spazio sufficiente per muoversi e sdraiarsi comodamente, procurando almeno 9 m2 di spazio per individuo in stalle al coperto;
  • utilizzare materiale da lettiera sufficientemente spesso, per garantire che le mucche siano comode e si mantengano sane;
  • munire di spazzole tutti i sistemi di stabulazione libera (cioè quelli in cui le vacche non sono legate) per consentire loro di seguire comportamenti naturali come grattarsi e pulirsi;
  • dare alle bovine da latte accesso al pascolo con aree drenate e ombreggiate;
  • verificare periodicamente eventuali casi di zoppia, mastite (un’infiammazione grave della ghiandola mammaria e del tessuto della mammella delle bovine da latte) o disturbi metabolici.

Anatre, oche e quaglie: come migliorare le loro condizioni?

Gli esperti dell’EFSA hanno esaminato anche i rischi per il benessere di anatre, oche e quaglie. Hanno valutato i sistemi zootecnici per gli animali da riproduzione e quelli usati per i volatili destinati alla produzione di carne, foie gras e uova. In particolare le specie valutate sono state l’anatra domestica (Anas platyrhynchos domesticus), l’anatra muta di Barberia (Cairina moschata domesticus), gli ibridi tra le due specie precedenti, l’oca domestica (Anser anser f. domesticus) e la quaglia del Giappone (Coturnix japonica). Evidenziamo, inoltre, che nell’esame effettuato dei sistemi d’allevamento non è rientrata la pratica dell’alimentazione forzata nella produzione di foie gras.
Quali sono le raccomandazioni degli scienziati per migliorare il benessere di questi animali? Per quanto riguarda gli uccelli acquatici (anatre e oche), si consiglia che questi animali abbiano:

  • accesso all’acqua all’aperto per fare il bagno o immergere il capo;
  • recinti più spaziosi e un’altezza che consenta agli esseri umani di entrare per ispezionare gli uccelli, se necessario;
  • adeguati arricchimenti ambientali e materiale di foraggiamento;
  • accesso a uno spazio esterno o, se non disponibile, a una veranda coperta;
  • un’area e materiale per la nidificazione adeguati.

Per le quaglie sono, invece, richieste aree e materiale fine per i bagni di polvere, pavimenti compatti con lettiera e materiali ruvidi per consentire agli uccelli di esplorare e foraggiarsi e apposite strutture di nidificazione.

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