COMUNICATO STAMPA

Animali, appello a Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Bolzano, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise, Toscana per liberare i cani dalle catene

Fondazione Cave Canem, Green Impact, Animal Law Italia, promotori della petizione: “Ordinanza straordinaria incendi prima dell’ondata di caldo per salvare la vita agli animali” in prospettiva dell’introduzione di leggi territoriali. Metà del Paese si è già dotato di una legge di divieto, l’adeguamento è necessario.

Fondazione Cave Canem, Green Impact, Animal Law Italia, promotori della petizione: “Ordinanza straordinaria incendi prima dell’ondata di caldo per salvare la vita agli animali” in prospettiva dell’introduzione di leggi territoriali. Metà del Paese si è già dotato di una legge di divieto, l’adeguamento è necessario.

7 luglio 2023Un’ordinanza straordinaria regionale per vietare la pratica di detenere i cani costretti alla catena, prima che arrivi l’ondata di caldo attesa per l’estate. La coalizione formata da Fondazione Cave Canem, Green Impact e Animal Law Italia, promotori della petizione per liberare i cani dalle catene in tutto il paese, chiede questo ai Presidenti di: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Bolzano, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise, Toscana.

“Auspichiamo di poter incontrare i Presidenti – dichiarano Gaia Angelini, Federica Faiella, Alessandro Ricciuti promotori della coalizione – per esporre il fenomeno che causa, ogni anno, migliaia di vittime tra i cani detenuti alla catena, esposti alle condizioni meteo più infauste, senza possibilità di fuga in caso di pericolo”. Anche perché è prevista l’estate più calda degli ultimi decenni e con essa il rischio incendi, che ogni anno miete vittime tra i cani che vengono detenuti a catena e che dunque sono impossibilitati a fuggire in caso di roghi.

La petizione per chiedere un’Italia senza cani a catena ha quasi raggiunto 40mila firme: dal lancio, avvenuto a marzo 2021, la campagna #liberidallecatene si è rivelata uno strumento di civiltà e ha permesso di ottenere modifiche significative della normativa vigente. Ad oggi la regolamentazione di questo tema è demandata alle singole regioni. Metà del Paese ha già introdotto una normativa per il divieto permanente: Lazio, Campania, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia, Lombardia, Veneto, oltre alla Provincia autonoma di Trento.

Attendiamo risposte urgenti dalla Toscana che per prima e unica in Italia, nel luglio 2022, aveva introdotto l’ordinanza straordinaria per rischio incendi e, a maggio di quest’anno, ha visto il Consiglio regionale approvare, all’unanimità, una mozione che richiede l’introduzione di una legge di divieto di detenzione di cani a catena. Chiediamo l’immediato adeguamento di 9 regioni e della Provincia autonoma di Bolzano che ancora non hanno adottato questo strumento di tutela della salute e del benessere dei cani. 

Per maggiori informazioni sulla campagna, sui divieti già introdotti in italia e per firmare la petizione: https://www.freedomfordogs.org/  

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