AVV. MONICA GAZZOLA

Grazie, Dottor Guadagno, per questa interessantissima relazione, per questa testimonianza e anche per questa passione per la sua attività.

Il mio augurio è che lei si debba sempre meno preoccupare di allevamenti e di macelli, nel senso che diminuiscano fino a sparire del tutto. 

Finché lei parlava, ci siamo scambiati un cenno con la Dottoressa Paccagnella, e lanciamo la proposta di istituire un tavolo di lavoro per arrivare a un protocollo di collaborazione tra associazioni, Ufficio di Veterinaria, le forze dell’ordine, l’Avvocatura, per trovare delle modalità operative che consentano di tutelare al meglio gli animali.

Le relazioni sono terminate. Avevamo programmato tutto, l’orario, i tempi di intervento, per consentire, visto il panel dei Relatori, domande del pubblico. 

 DOTT.SSA MARTA PACCAGNELLA 

Se non ci sono domande vorrei intervenire un attimo sul tema “messa alla prova” e “risorse economiche”.

Ha ragione, innanzitutto non avevo preso in considerazione, forse perché non mi è mai capitato, però questa è una riflessione che deve fare la Magistratura e l’Avvocatura, che ci propone anche le messe alla prova. La messa alla prova prevede delle condotte positive che consentano un percorso di riabilitazione. Non penso, come capita per la guida, che la strada migliore sia la previsione dei mesi di arresto o del piccolo periodo di carcere; può essere il momento in cui colui che vuole essere messo alla prova avendo commesso una condotta di quelle di cui ci stiamo occupando deve prendere iniziative positive verso il mondo animale, mandarlo a lavorare in Archivio non è certamente la cosa più specifica. Costringerlo innanzitutto a frequentare corsi, a frequentare ambienti di altro genere e lavorare magari proprio in mezzo agli animali può avere un altro effetto; costringerlo a versare qualche somma a titolo riparatorio ha un altro effetto ancora e, come succede nelle messe alla prova di cui ci occupiamo normalmente, sono le guide in stato di ebbrezza che non possono accedere solo al lavoro sostitutivo perché magari c’è stato il sinistro stradale, la frequentazione dei corsi di guida sicura, il versamento di somme magari simboliche a favore delle associazioni che si occupano di vittime di sinistri stradali, può essere riversata, secondo me, nel settore di cui ci stiamo occupando e quindi non diventare più una scappatoia senza finalità ricostruttiva, ma magari un percorso utile per recuperare l’individuo.

 MAGG. ELISABETTA TROPEA 

Stavamo ripercorrendo i casi che ci hanno visto affiancati o operare insieme alle USL, associazioni, eccetera, quindi stavamo facendo un bilancio di questa collaborazione che è stata sempre proficua. Il plauso va sia al Dottor Guadagno che a voi che siete riusciti a organizzare questo evento, ecco, era un commento che facevamo tra di noi. 

AVV. MONICA GAZZOLA

Interpello di nuovo la Dottoressa Paccagnella perché ha accennato al fatto che si è occupata di cinghiali. Siccome io vengo dai Colli Euganei, ahimè c’è questo problema dei cinghiali, ci sono i cacciatori che dicono che distruggono tutto e bisogna ammazzarli, ci sono animalisti e ambientalisti che dicono: “Più gli sparate e più si riproducono”, che è vero, e comunque c’è il cinghiale che, poveretto, è un animale intelligente, fa i cuccioli, non vorrebbe essere ammazzato.

DOTT.SSA MARTA PACCAGNELLA 

Anche il Dottor Guadagno conosce un caso che abbiamo avuto di una persona che deteneva in un recinto due cinghiali; a un certo punto sono scappati e lui si è subito autodenunciato sapendo che non era consentito detenere questa tipologia di animali in cattività. I cinghiali però avevano la consuetudo revertendi, sono tornati a casa poco dopo, la persona si è trovata col procedimento penale aperto e nulla più poteva fare, né potevamo lasciare a lui affidati i cinghiali, dovevamo per forza sequestrarli, perché sono per forza oggetto di confisca. A quel punto è stato estremamente complesso trovare una destinazione, qui parliamo solo di due, perché hanno iniziato a proporci l’abbattimento. Noi siamo orgogliosi, perché nel nostro territorio non abbiamo neanche lontanamente pensato all’ipotesi di abbattimento dei cinghiali perché conviene economicamente, però non riuscivamo a collocarli neanche in fattorie didattiche, non c’erano centri; alla fine con l’aiuto credo del Settore Veterinario, del Dottor Gava Pubblico Ministero che è molto sensibile alla tematica, siamo riusciti a trovare un centro a Parma. Questo è accaduto un anno e mezzo, due anni fa. Recentemente ho liquidato le spese di giustizia per il trasporto e con questo abbiamo risolto il nostro problema senza danneggiare gli animali. 

AVV. MONICA GAZZOLA

Grazie. 

Prima di lasciare la parola a Simone Zancani per i saluti, voglio ricordare il prossimo appuntamento organizzato dalla nostra Commissione sui Diritti Fondamentali che è la premiazione del premio Lora Biga edizione 2019/2020, organizzato dalla nostra Presidente Onoraria Annamaria Marin con il Soroptimist di Venezia. Si tratta di un premio assegnato a scritti di commento a sentenze che riguardano la violenza sulle donne, ne abbiamo parlato all’inizio, c’è qualche profilo di contiguità con il tema di oggi. Quindi per chi fosse interessato tra i colleghi ci sarà la premiazione il 13 marzo. 

Ringrazio tutti i Relatori, le Relatrici, il pubblico, e invito il nostro Vicepresidente Simone Zancani per i saluti finali. 

AVV. SIMONE ZANCANI 

Solo per ringraziare tutti, soprattutto i Relatori, per queste bellissime e interessantissime relazioni che hanno aperto sicuramente un panorama diverso nella nostra vita professionale. Ringrazio le forze dell’ordine per l’attenzione che hanno rivolto a questo convegno. 

Buon lavoro a tutti, la Camera Penale tradizionalmente fa un piccolo gesto di riconoscenza ai propri Relatori e in questo mi consentirete di farvi questo piccolo omaggio. Grazie alla Commissione Diritti Fondamentali per questo che spero possa essere un evento a scadenza, se non annuale, biennale, per fare un po’ il punto sulla situazione su questi nuovi diritti e su queste nuove sfide della professione. 

Grazie a tutti.

Foto di copertina: Gerhard Gellinger da Pixabay

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