Il 2024 si conclude con un nuovo passo avanti a favore dei crostacei, a seguito dell’emissione di sanzioni ad un ristorante di pesce e ad un supermercato Metro da parte delle guardie zoofile prefettizie. L’intervento si è reso necessario perché gli esercizi commerciali interessati detenevano i crostacei in violazione delle norme vigenti sulla tutela degli animali.
Presso i locali, infatti, gli astici e le aragoste destinati al consumo alimentare erano detenuti con le chele permanentemente legate.
Il presupposto normativo che ha consentito l’erogazione della sanzione è da ricercarsi nel Regolamento Tutela animali del Comune di Roma (Deliberazione C.C. n. 275/2005) che dispone chiaramente, all’articolo 52, il divieto di tenere permanentemente legate le chele ai crostacei. Inoltre, il Regolamento richiama nelle premesse diverse fonti giuridiche, tra cui l’articolo 544 ter e l’articolo 727 c.p.
La prima norma, rubricata maltrattamento di animali, dispone, in particolare, che chi sottopone un animale a sevizie o a comportamenti o fatiche insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. La seconda norma invece, al secondo comma,prevede la condanna alla pena dell’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
È quindi interessante notare come la legge ritenga maltrattamento la sottoposizione a condizioni inadeguate con riferimento alla natura e alle caratteristiche dell’animale, una definizione molto ampia e riferibile a tutte le specie.
Come specificato anche in altri articoli già pubblicati, infatti, la tutela dei crostacei è particolarmente lacunosa e rimessa in gran parte ai Regolamenti comunali e alle interpretazioni giurisprudenziali, per tale ragione, una definizione così ampia del concetto di maltrattamento risulta particolarmente necessaria.
Altre pratiche considerate contrarie al benessere di questa specie animale sono la detenzione sul ghiaccio e in acquari sovraffollati o esposti alla luce, come emerge da diversi studi scientifici.
Le sanzioni dell’importo di euro 1.800 sono state emesse, a seguito dei controlli, dalle guardie zoofile prefettizie dell’associazione Earth ODV. Le associazioni e le guardie zoofile si occupano, in genere, su tutto il territorio nazionale della promozione di un corretto senso civico nei confronti degli animali e della loro tutela giuridica.
In conclusione, l’esistenza di disposizioni comunali in materia risulta una buona base di partenza per proseguire nella lotta per la tutela dei crostacei, tuttavia si rende necessaria una maggiore sensibilizzazione degli esercenti che sono responsabili della loro applicazione.