Cani alla catena: la Toscana adotta la mozione sull’introduzione del divieto. Urgente modificare la legge prima dell’estate

La coalizione #LiberiDalleCatene chiede di procedere prima possibile alla modifica della normativa.

Pubblicato il 16/05/2023
Viesinsh/iStockphoto

La campagna #LiberiDalleCatene, partita nel marzo 2020, si è rivelata uno strumento di civiltà e ha permesso di ottenere modifiche significative della normativa vigente. Ad oggi la regolamentazione su questo tema è demandata alle singole regioni e, anche grazie al nostro lavoro, circa metà del Paese ha introdotto leggi che prevedono il divieto di questa pratica: sono le regioni Lazio, Campania, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Abruzzo, Puglia, Lombardia, Veneto, oltre alla Provincia autonoma di Trento. Solo qualche settimana fa il Consiglio della Regione Toscana ha approvato all’unanimità una mozione sull’introduzione del divieto e negli stessi giorni abbiamo presentato il report “Verso il divieto di cani a catena” a Bruxelles.

La mozione sull’introduzione del divieto di detenzione di cani a catena in Toscana

Il 3 maggio scorso, il Consiglio Regionale della Toscana ha adottato all’unanimità la mozione 1259 in merito all’abolizione della detenzione dei cani a catena, promossa dal consigliere Marco Stella. L’anno scorso la Regione Toscana si era già fatta promotrice dell’ordinanza straordinaria, a firma del Presidente della Regione Eugenio Giani, che vietava questa pratica nel periodo estivo (fino a settembre), a causa del rischio incendi. Tale ordinanza è stata la prima e l’unica nel suo genere in Italia e, al momento della sua entrata in vigore, la coalizione #LiberiDaCatene — di cui sono parte Animal Law Italia, Fondazione Cave Canem e Green Impact — ha espresso soddisfazione per questa iniziativa. Ma ora l’estate è di nuovo alle porte e con essa il rischio di incendi, che ogni anno mietono vittime tra i cani che vengono lasciati legati in aree boschive o di campagna lontane dalle abitazioni, senza la possibilità di fuggire in caso di roghi.

La richiesta di #LiberiDalleCatene: «Ora serve una modifica della normativa»

A questo punto chiediamo di rendere legge, in tempi strettissimi, tale deliberazione. «È un passo nella direzione giusta – dichiarano Gaia Angelini, Federica Faiella e Alessandro Ricciuti, rappresentanti delle organizzazioni promotrici della coalizione – adesso auspichiamo l’approvazione di una normativa definitiva in tempi rapidi». Con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e al Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, abbiamo sollecitato l’avvio di un procedimento rapido e snello per rendere il divieto di cani a catena, già richiesto tramite la mozione, vincolante a livello regionale entro e non oltre la fine di giugno e fare quindi in modo che la Toscana diventi, in tempi brevi, l’undicesima, tra Regioni e Province Autonome, a vietare permanentemente la detenzione di cani a catena.

Il nostro impegno prosegue: l’evento a Bruxelles

Alla soglia delle 40.000 firme raccolte, siamo riusciti a portare il rapporto “Verso il divieto di cani a catena” a Bruxelles, il 4 maggio scorso, presso il Press Club Brussels e in diretta su YouTube. È possibile guardare la registrazione dell’evento qui:

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