Basta bugie in etichetta!

La certificazione nazionale sul "benessere animale" tradisce la fiducia dei consumatori prima ancora di arrivare sul mercato.

Pubblicato il 22/09/2021
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Il “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale” è una certificazione volontaria istituita a luglio 2020 al momento della conversione in legge del Decreto Rilancio, che entrerà in funzione dopo l’emanazione di un decreto del Ministro delle politiche agricole e del Ministro della salute.

Nelle intenzioni del legislatore, questo sistema dovrebbe garantire il rispetto di requisiti di salute e di benessere animale superiori a quelli di legge, tali da giustificare l’apposizione dell’etichetta “benessere animale” sui prodotti di origine animale provenienti da allevamenti che rispettano i requisiti della certificazione.

Tuttavia, la prima bozza dei requisiti per l’allevamento dei suini allegati allo schema di decreto consente l’accesso alla certificazione anche per prodotti provenienti da scrofe in gabbia e suini con la coda tagliata, pratica espressamente vietata1La norma prevede che il taglio della coda non possa costituire un’operazione di routine, ma debba essere praticato soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite ai capezzoli delle scrofe o agli orecchi o alle code di altri suini. Prima di effettuare tali operazioni si devono adottare misure intese ad evitare le morsicature delle code e altri comportamenti anormali tenendo conto delle condizioni ambientali e della densità degli animali, quali la modifica delle condizioni ambientali e dei sistemi di gestione inadeguati. dalla direttiva europea di protezione dei suini.

L’adesione a tale certificazione garantirebbe inoltre priorità di accesso ai fondi PAC e PNRR, favorendo ancora una volta gli allevamenti a carattere intensivo, piuttosto che la transizione verso sistemi più sostenibili e realmente attenti al benessere animale.

Noi non ci stiamo! Insieme ad altre ONG abbiamo inviato ai ministeri competenti delle argomentate osservazioni, chiedendo di modificare lo schema di decreto affinché venissero corrette queste e altre criticità. Abbiamo anche chiesto un incontro per poter meglio esprimere le nostre perplessità, tuttavia non abbiamo ricevuto risposta.

Lanciamo una mobilitazione online

Oggi mercoledì 22 settembre si svolgerà un tweetstorm per chiedere al ministro della Salute Speranza e al ministro delle Politiche Agricole Patuanelli di sospendere l’approvazione di questa certificazione ingannevole.

Come partecipare

Seguici su Twitter e dalle 11 alle 14 di mercoledì 22 settembre ritwitta (condividi) i nostri tweet e quelli di tutte le ONG che aderiscono.

Ricordati di inserire l’hashtag #BugieInEtichetta e se possibile tagga @MinisteroSalute @Mipaaf_ @robersperanza @SPatuanelli

Puoi anche cliccare sui link in basso per inviare in automatico alcuni tweet preimpostati!

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Puoi continuare in autonomia con altri tweet, eventualmente allegando le immagini che abbiamo preparato e che condivideremo durante il tweetstorm.

Se non hai Twitter, puoi creare il tuo account cliccando qui.

Note

  • 1
    La norma prevede che il taglio della coda non possa costituire un’operazione di routine, ma debba essere praticato soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite ai capezzoli delle scrofe o agli orecchi o alle code di altri suini. Prima di effettuare tali operazioni si devono adottare misure intese ad evitare le morsicature delle code e altri comportamenti anormali tenendo conto delle condizioni ambientali e della densità degli animali, quali la modifica delle condizioni ambientali e dei sistemi di gestione inadeguati.

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