Media credit: Christopher Shoebridge / We Animals Media
La macellazione rituale è una pratica che risponde alle esigenze di alcune comunità religiose, interessate a condurre l’abbattimento degli animali secondo rigide prescrizioni di antica origine che i credenti ritengono necessarie per rendere la carne adatta al consumo umano.
Le regole religiose tradizionali non prevedono lo stordimento, che è invece reso obbligatorio in via generale dalla legge per evitare all’animale una sofferenza prolungata.
Il Regolamento europeo 1099/2009 consente alle comunità interessate di procedere alla macellazione senza stordimento. Questa deroga però non è obbligatoria, tanto che diversi Stati membri impongono lo stordimento anche nel caso di macellazione rituale.
In Europa e nel resto del mondo vengono quindi eseguite macellazioni secondo i precetti religiosi che prevedono anche il ricorso allo stordimento. Queste macellazioni rispettano il principio generale previsto per legge, per il quale è necessario ridurre al minimo la sofferenza dell’animale prima dell’abbattimento, possibile solo attraverso la perdita di sensibilità.
Nel febbraio 2022, la tutela del benessere animale è entrata a far parte dei principi fondamentali della nostra Costituzione. È arrivato il momento di valutare la tutela del benessere animale un interesse pienamente degno di considerazione, iniziando dal ripensare una deroga antiquata che consente tuttora in Italia macellazioni rituali senza stordimento.
Nella seconda metà del 2021 abbiamo iniziato a studiare questa delicata tematica, della quale nessuno si era ancora occupato in modo approfondito in Italia. Il 28 aprile 2022 abbiamo diffuso il nostro dossier di ricerca, redatto con il contributo di docenti universitari ed esperti in materia. In contemporanea, abbiamo rilasciato un documento di posizionamento e una lettera aperta rivolta al legislatore, insieme a una petizione.
Si tratta della più ampia ricerca multidisciplinare in Europa sul tema, che cerca di individuare un punto di equilibrio tra l’esigenza imprescindibile di tutelare il benessere animale e quella altrettanto importante di garantire la libertà religiosa.
Approfondisce la tematica sul piano del diritto e della scienza.
Una sintesi della nostra posizione alla luce della ricerca condotta.
Accademici e veterinari chiedono una riconsiderazione del quadro normativo.
Lo stordimento è un processo applicato intenzionalmente al fine di rendere l’animale insensibile al dolore, all’ansia, alla paura e allo stress, provocandone in maniera indolore la perdita di coscienza e di sensibilità. Tale processo può anche causare la morte istantanea dell’animale e la sua applicazione è resa obbligatoria dalla legislazione europea al fine di minimizzare la sofferenza animale e garantire la sicurezza degli operatori deputati alla macellazione.
Le tecniche di stordimento in uso nei macelli variano a seconda della specie animale interessata e dalla pratica adottata. Le principali distinzioni possono operarsi tra stordimento meccanico, elettrico e gassoso.
Lo stordimento meccanico viene attuato mediante il ricorso a speciali pistole a proiettile captivo, applicate nella zona cranica dell’animale.
Lo stordimento elettrico consiste nella sottoposizione dell’animale a corrente elettrica
Quello gassoso induce la perdita di coscienza dell’animale attraverso l’utilizzo di gas come il biossido di carbonio e gas inerti.
Le comunità religiose hanno interesse a salvaguardare la salute degli animali: le regole tradizionali richiedono che l’animale sia sano e per questo viene selezionato per la macellazione dopo una rigida ispezione. È proprio questa esigenza a rendere incompatibile con le esigenze rituali il ricorso alle comuni pratiche di stordimento quale l’utilizzo della pistola a proiettile captivo, in grado di danneggiare irrimediabilmente lo stato di salute dell’animale.
Diversi Paesi europei non ammettono la macellazione senza stordimento previo: nell’UE sono la Danimarca, la Svezia, la Slovenia e la Grecia. Fuori dall’UE si aggiungono la Confederazione Svizzera, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein. In altri Paesi, la legislazione rende obbligatorio provvedere allo stordimento immediatamente dopo la iugulazione (Austria, Estonia, Lituania e Slovacchia) o contestualmente (Finlandia).
In Belgio è stato reso obbligatorio lo stordimento “reversibile” nelle macellazioni rituali, consistente nella applicazione di una scarica elettrica tale da rendere l’animale insensibile.
Questa soluzione consente di salvaguardare entrambi gli interessi in gioco: l’animale non muore immediatamente (tanto che se non si procede oltre riprende perfetta salute, per questo è definito reversibile) ma al tempo stesso è insensibile al dolore nel momento del dissanguamento.