Dopo le numerose segnalazioni pervenute alle autorità da parte delle associazioni animaliste, il capo Dipartimento ‘One Health’ del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, ha emanato una nota per vietare l’uso di cuccioli di cane durante le sessioni di yoga, affidando alle singole Regioni il compito di sorvegliare e assicurarsi che questa pratica non venga perpetrata.
Le linee guida nazionali sugli Interventi Assistiti con Animali (IAA) stabiliscono che gli animali coinvolti in tali attività devono essere adulti equilibrati che abbiano completato tutto l’iter sanitario necessario. L’Accordo Stato Regioni specifica che questa regola è fondamentale per proteggere la salute e il benessere degli animali, oltre che garantire la sicurezza dei partecipanti.
Il puppy yoga, popolare sui social media per la sua apparente dolcezza, è stato ritenuto non idoneo allo svolgimento in quanto pratica potenzialmente dannosa per gli esseri umani e i cani coinvolti sotto molteplici punti di vista. Da un punto di vista sanitario, infatti, questa attività può rappresentare un rischio qualora i cuccioli coinvolti (solitamente molto piccoli) non abbiano completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie, senza le quali potrebbero contrarre infezioni e sviluppare patologie potenzialmente letali (alcune delle quali trasmissibili all’uomo). Ma non solo: sottoporre cuccioli così piccoli a continue manipolazioni da parte di estranei, oltre ad essere una fonte di stress, può portare i cani ad avere problemi comportamentali che in futuro potrebbero comprometterne l’adozione o precludere loro una vita serena all’interno di un contesto familiare. Insomma, la ricetta per un disastro a favore di selfie e Instagram.
Accogliamo favorevolmente la decisione di mettere al bando questa pratica, contro la quale avevamo già messo in guardia con la pubblicazione di post sui social: crediamo infatti che i cuccioli dovrebbero stare in un ambiente tranquillo con la madre, piuttosto che essere esposti a stress inutili.
Animal Law Italia vigilerà sull’applicazione del divieto e invita i cittadini a segnalare ogni sessione di puppy yoga che dovesse continuare a essere pubblicizzata online o con altro mezzo.