Negli ultimi dieci anni, il campo della cognizione e del comportamento animale ha vissuto un’epoca di straordinari avanzamenti. Scoperte sorprendenti hanno rivelato una vita interiore insospettabilmente ricca in una vasta gamma di animali, inclusi molti invertebrati, stimolando un rinnovato dibattito sulla coscienza animale. Recenti studi hanno portato alla luce comportamenti complessi nei crostacei e negli insetti, suggerendo che queste creature possano avere esperienze soggettive. Ecco un approfondimento su alcune delle scoperte più rilevanti.
Crostacei: ansia e decisioni complesse
Un esempio emblematico di questo nuovo paradigma riguarda i gamberi di fiume e i granchi. Tra il 2014 e il 2017, una serie di studi ha indagato come i gamberi di fiume rispondono allo stress, suggerendo che potrebbero costituire un utile modello per studiare l’ansia. I ricercatori hanno posto i gamberi in un labirinto con percorsi luminosi e oscuri. Naturalmente esplorativi, i gamberi preferiscono i percorsi oscuri. Tuttavia, quando sottoposti a stress tramite scosse elettriche, diventano significativamente più avversi alle aree illuminate. L’introduzione di benzodiazepine, farmaci anti-ansia utilizzati anche negli umani, ha ridotto questa avversione, indicando che i gamberi di fiume possono vivere stati simili all’ansia umana.
Un altro studio del 2024 ha esaminato i granchi marini, rivelando la loro capacità di bilanciare motivazioni concorrenti per prendere decisioni flessibili. I granchi, normalmente avversi alla luce intensa, potrebbero scegliere di rimanere in un’area illuminata se hanno precedentemente subito una scossa elettrica in un rifugio oscuro. Questa decisione dipende dall’intensità della scossa e dalla luminosità della luce, suggerendo che i granchi utilizzano una sorta di “valuta comune” per pesare necessità diverse, un meccanismo analogo a quello che il piacere e il dolore svolgono negli esseri umani.
Insetti: gioco e curiosità
Nel mondo degli insetti, le scoperte sono altrettanto affascinanti. Nel 2022, ricercatori del Bee Sensory and Behavioural Ecology Lab dell’Università Queen Mary di Londra hanno osservato i bombi mentre svolgevano attività che possono essere descritte solo come gioco. Dati delle palline di legno, i bombi le spingevano e facevano ruotare senza alcuna connessione apparente con l’accoppiamento o la sopravvivenza, né ricevendo alcuna ricompensa dagli scienziati. Questo comportamento, privo di una funzione apparente e svolto in modo ripetitivo ma vario, suggerisce che i bombi trovino intrinsecamente gratificante il gioco, un’indicazione di esperienze positive.
Un altro studio del 2023 ha esplorato i segnali di curiosità nei pesci zebra, dimostrando che questi pesci mostrano un interesse sostenuto per nuovi oggetti. Questo interesse, che si affievolisce con l’aumento del numero di oggetti nuovi osservati, suggerisce che i pesci zebra trovano gratificante l’apprendimento di nuove informazioni, indicando una forma di curiosità intrinseca.
Il significato di queste scoperte
Queste scoperte rappresentano solo una parte del crescente corpo di ricerche che sta espandendo il nostro concetto di coscienza animale. La Dichiarazione di New York sulla Coscienza Animale, firmata da esperti di tutto il mondo, formalizza la visione che molti vertebrati e invertebrati possano avere esperienze coscienti. Questo documento sottolinea che se esiste una possibilità realistica di coscienza in questi animali, la loro protezione merita considerazione seria nelle politiche di benessere animale.
Implicazioni per il futuro
Queste ricerche aprono nuove prospettive non solo per la scienza, ma anche per la filosofia e la politica del benessere animale. Riconoscere la possibilità di esperienze soggettive in animali come crostacei e insetti richiede un ripensamento delle pratiche attuali, dai metodi di ricerca scientifica alle normative sulla protezione degli animali. Inoltre, stimola una riflessione più ampia sulle nostre interazioni con il mondo naturale e sull’etica del trattamento degli animali.
Il futuro della scienza della coscienza animale promette ulteriori scoperte e, si spera, una maggiore consapevolezza e rispetto per le vite complesse e spesso misteriose degli esseri viventi con cui condividiamo il pianeta.