Negli scorsi giorni si è concluso l’esame del decreto che vieta l’abbattimento dei pulcini maschi. I pareri delle Commissioni parlamentari, soprattutto alla Camera, hanno tenuto in considerazione alcune richieste segnalate dalle associazioni per la protezione degli animali. Tuttavia, restano in buona parte non vincolanti per il Governo e lasciano invariate le deroghe all’uccisione dei pulcini, con il rischio di ridurre l’impatto positivo del divieto di triturazione di questi animali nell’industria delle uova. Infatti lo schema del decreto attuativo, proposto dal Governo Meloni, vieta l’uccisione dei pulcini maschi tramite triturazione, ma prevede delle deroghe che permetteranno l’uccisione dei pulcini appena nati con altri metodi di abbattimento.
La richiesta di eliminazione delle deroghe
Animal Law Italia, insieme ad Animal Equality, CIWF Italia, Essere Animali e LAV, ha chiesto ai membri delle Commissioni competenti di Camera e Senato di eliminare le deroghe che indebolirebbero di fatto il divieto di macerazione dei pulcini maschi e di prevedere il limite massimo del nono giorno per il sessaggio — e non del quattordicesimo giorno, così come indicato dal Governo — in quanto non rispetterebbe appieno le indicazioni della comunità scientifica. Il decreto rischia di non garantire la tutela del benessere animale se queste condizioni non dovessero essere rispettate.
Cosa sono le Commissioni parlamentari?
Le Commissioni parlamentari sono organi collegiali, quindi costituite da più parlamentari che prendono insieme decisioni, e ognuna è specializzata su un particolare insieme di argomenti.
Questi organi possono esercitare quattro differenti funzioni: discutere su una proposta di legge che dovrà essere votata dall’aula, approvare le leggi con un iter legislativo apposito, avere funzioni consultive, quando viene chiesto loro un parere su una proposta di legge da un’altra commissione — in questo caso si parla di commissione “in sede consultiva”— e, infine, possono votare articolo per articolo una proposta di legge, la quale sarà in seguito sottoposta al parlamento solo nella sua interezza, senza possibilità di modificarla (commissione “in sede redigente”).
Le indicazioni delle Commissioni parlamentari della Camera
Nel caso del decreto che contiene il divieto di abbattimento dei pulcini maschi, le Commissioni parlamentari della Camera hanno invitato il Governo a valutare l’opportunità di:
- fare chiarezza sui casi in cui non risulta possibile rilevare il sesso dell’embrione in tempo utile (poiché il decreto stabilisce che, se il sesso non è rilevato in tempi utile, il pulcino che nascerà potrà essere abbattuto);
- inserire l’obbligo di stordimento preventivo prima dell’uccisione del pulcino (nel caso degli abbattimenti previsti dalle deroghe);
- incoraggiare lo sviluppo dei macchinari per arrivare a operare il sessaggio nel minor numero di giorni possibile;
- incentivare gli incubatoi ad rinnovare regolarmente i propri macchinari per il sessaggio delle uova;
- rendere prioritaria la collocazione dei pulcini presso le associazioni di protezione degli animali, rispetto alla previsione di utilizzarli come cibo per altri animali o, comunque, di abbatterli.
Preoccupazione per le deroghe da parte delle associazioni
Insieme alle altre associazioni coinvolte, abbiamo accolto favorevolmente i pareri delle Commissioni ma nutriamo preoccupazione e delusione per le deroghe che rischiano di ridurre la portata del divieto di abbattimento dei pulcini.
«Grazie al decreto del Governo, migliaia di pulcini maschi potranno essere risparmiati da una morte brutale per macerazione. Si tratta di un passo storico per i diritti degli animali in Italia, ma le eccezioni previste e il numero di giorni indicati come termine massimo per l’ovosessaggio, rischiano di inficiare gli effetti della legge approvata nel 2022, ovvero porre fine una volta per tutte all’uccisione di milioni di animali appena nati che l’industria considera semplici scarti di produzione. — dichiariamo con Animal Equality, CIWF Italia, Essere Animali e LAV — I pareri prodotti dalle Commissioni, purtroppo, non allontanano questo grave pericolo, non essendo vincolanti; tuttavia, invitano il Governo a riflettere su alcune scelte fondamentali. Chiediamo quindi al Governo stesso di considerare i rilievi espressi nei pareri delle Commissioni e di agire per rimuovere le deroghe alle uccisioni dei pulcini maschi e ridurre fin da subito i giorni concessi per l’ovosessaggio».