Con un voto storico, il Parlamento Europeo ha approvato importanti miglioramenti alla proposta di regolamento della Commissione europea sul benessere e la tracciabilità di cani e gatti, segnando un passo avanti fondamentale per il benessere degli animali da compagnia in tutta l’Unione Europea. Adesso manca solo il voto del Consiglio affinché questa proposta di trasformi in regolamento.
Tra le novità più rilevanti figurano tre elementi chiave: l’introduzione di standard minimi di benessere per la maggior parte degli allevatori, un sistema rafforzato di identificazione e registrazione degli animali, e un primo passo verso l’adozione di una Positive List, che potrà garantire una gestione più responsabile degli animali detenuti per compagnia.
Standard minimi per gli allevamenti
Per la prima volta, vengono fissati requisiti minimi di benessere per la maggior parte degli allevatori di cani e gatti: accesso a cure veterinarie, alimentazione adeguata, protezione da maltrattamenti. Una misura che può finalmente contrastare efficacemente gli allevamenti improvvisati e le cosiddette “fabbriche di cuccioli”.
Tracciabilità obbligatoria per tutti gli animali
Il nuovo regolamento estende l’obbligo di identificazione e registrazione a tutti i cani e gatti detenuti, e non solo a quelli destinati alla vendita. Questo rende finalmente possibile un controllo più efficace su tutto il ciclo di vita dell’animale e chiude importanti falle normative che finora avevano favorito il commercio illegale.
Stop alla vendita nei negozi
Un’altra misura significativa riguarda il divieto di vendita di cani e gatti nei negozi di animali. Una scelta che punta a ridurre gli acquisti d’impulso, spesso alla base di abbandoni e maltrattamenti, e a promuovere modalità di adozione o acquisto più trasparenti e responsabili.
Verso una Positive List europea
Il Parlamento ha infine aperto alla possibilità di introdurre una Positive List, ossia un elenco delle specie animali che possono essere legalmente detenute come animali da compagnia. Si tratta di uno strumento già adottato da alcuni Stati membri, che permette di prevenire detenzioni inadeguate e pericolose, sia per gli animali sia per le persone.
Come Animal Law Italia, accogliamo con favore queste misure, frutto di anni di pressione da parte della società civile e degli esperti. Ora è fondamentale che il Consiglio dell’Unione Europea confermi e rafforzi queste disposizioni nei prossimi negoziati.
Per chi crede in un’Europa che riconosca e protegga la dignità degli animali, questo è un segnale importante: la strada è ancora lunga, ma oggi abbiamo fatto un passo avanti concreto.