Una nuova video-inchiesta, realizzata da Compassion in World Farming (CIWF) e diffusa dalla coalizione italiana End the Cage Age, ha portato alla luce le sofferenze dei conigli allevati in gabbia in Italia e in Polonia. Le immagini filmate in questi allevamenti mostrano conigli in condizioni di sovraffollamento estremo, costretti a condividere gli spazi con migliaia di esemplari vivi e morti, totalmente impossibilitati a muoversi, saltare o persino distendersi completamente. Gli animali presentano comportamenti stereotipati, indice di stress estremo, come la masticazione frenetica delle grate e, in alcuni allevamenti italiani, i conigli vengono sottoposti a un’inquietante pratica per la raccolta del seme che prevede l’accoppiamento forzato con esemplari del loro stesso sesso.
La situazione non migliora nel caso delle cosiddette gabbie “arricchite” e cioè quelle gabbie che, almeno in teoria, dovrebbero permettere agli animali un minimo di movimento e di gioco attraverso arricchimenti ambientali come per esempio elementi masticabili o “giocattoli”.
La campagna End the Cage Age ha visto il sostegno di oltre 1,4 milioni di cittadini che hanno chiesto alla Commissione UE di vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti europei. Nonostante nel 2021 l’esecutivo europeo avesse promesso di presentare una proposta legislativa entro il 2023, questo impegno non è stato rispettato. Ora, con la nuova Commissione Europea in fase di insediamento, le associazioni, tra le quali Animal Law Italia, sollecitano un impegno concreto e tempestivo per rispettare le richieste dei cittadini, che chiedono di migliorare il benessere animale.
Ogni anno, circa 77 milioni di conigli vengono macellati in Europa. Il 90% di questi animali viene allevato in gabbie. Questo sistema limita le loro necessità comportamentali fondamentali, privandoli di condizioni di vita dignitose o anche solo tollerabili.
Non possiamo aspettare oltre.