Abbandono materiale

Art. 727 del Codice Penale
Classificazione: Maltrattamenti
Pratiche illecite punite dal codice penale.

L’abbandono materiale degli animali si concretizza quando una persona lascia un animale senza le cure indispensabili per garantirne la sopravvivenza o il benessere psico-fisico. Questo comportamento si traduce, ad esempio, nella privazione di elementi essenziali come cibo, acqua, riparo adeguato, cure veterinarie e ogni altra attenzione necessaria per consentire all’animale di vivere in modo sano, sicuro e dignitoso.

Tale atteggiamento non si limita solo all’assenza di cure dirette, ma comprende anche l’esposizione dell’animale a condizioni di pericolo, stress o sofferenza evitabile. Lasciare un cane in un ambiente troppo caldo o freddo, non fornire assistenza sanitaria per malattie o ferite, o trascurare un animale fino a ridurlo in stato di malnutrizione o disidratazione sono esempi di comportamenti che configurano abbandono materiale.

INDICE

Aspetti legali

Le condotte di abbandono materiale, oltre a rappresentare un grave atto di insensibilità e mancanza di rispetto verso gli esseri viventi, possono integrare ipotesi di reato. Il Codice Penale, all’articolo 727, punisce chiunque abbandoni un animale domestico o che abbia acquisito abitudini alla cattività, così come chiunque lo detenga in condizioni incompatibili con la sua natura, provocandogli gravi sofferenze.

Per abbandono materiale si intendono tutte quelle condotte che, per incuria grave, negligenza o imprudenza, mettono a repentaglio la salute o la vita di un animale

Esempi di abbandono materiale possono essere:

  • Non fornire cibo e acqua in quantità sufficiente: Privare un animale del nutrimento essenziale per la sua sopravvivenza.
  • Non fornire un riparo adeguato: Lasciare l’animale esposto alle intemperie senza un luogo sicuro dove ripararsi.
  • Non fornire le cure veterinarie necessarie: Non curare l’animale quando è malato o infortunato.
  • Tenere l’animale in condizioni igieniche precarie: Mantenere l’animale in un ambiente sporco e insalubre.
  • Non garantire il benessere psicologico dell’animale: Isolare l’animale, non fornirgli stimoli e interazioni sociali.

I comportamenti sopra elencati possono integrare la fattispecie di detenzione illecita prevista dal Codice penale all’art. 727, che punisce con la pena dell’ammenda da 1.000 a 10.000 euro “chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

Ai fini della configurabilità del reato di detenzione illecita devono ricorrere sia l’incompatibilità dello stato di custodia degli animali rispetto alla loro natura, in base al patrimonio di comune esperienza o alle acquisizioni delle scienze naturali, sia l’idoneità della detenzione medesima a provocare ad essi gravi sofferenze.

Ad esempio, la Corte di Cassazione ha rinvenuto il reato di cui all’art. 727 c.p. secondo comma anche nella condotta di un proprietario di un cucciolo di cane che teneva l’animale chiuso in un garage angusto e scarsamente illuminato, peraltro chiuso da rete metallica ed in mezzo ad oggetti ingombranti, con conseguente scarsa possibilità di movimento, in mezzo alle proprie deiezioni e senz’acqua (Cass. pen., Sez. III, Sent., 11/01/2023, n. 537), ovvero nel diverso caso in cui un proprietario aveva tenuto sette cani in una piccola stanza della propria casa, sporca e priva di luce naturale.

Cosa puoi fare

Se sei a conoscenza di un caso in cui un animale viene detenuto in condizioni di abbandono materiale, incuria e degrado puoi agire in diversi modi. 

  • Se la situazione lo consente e conosci il proprietario, puoi parlargli, facendo presente che il possesso di un animale richiede impegno quali uscite, gioco, toelettatura e cura della salute. 
  • Se questa opzione non ti mette a tuo agio o l’approccio soft si è dimostrato vano, puoi segnalare il caso alle autorità competenti (Vigili del Fuoco, Polizia Locale, ASL veterinaria), documentando la situazione con foto o video se possibile.
  • Se le condizioni di detenzione dell’animale sono talmente gravi da non poter attendere oltre (ad esempio, laddove l’animale sia chiuso in automobile nel periodo estivo) puoi chiamare il numero unico di emergenza 112 o intervenire in prima persona per non compromettere irreversibilmente la salute dell’animale o per evitarne la morte.
  • Infine, puoi contattare le guardie zoofile, che possono intervenire al posto tuo. Tieni conto che le guardie zoofile sono volontari e ricevono numerose segnalazioni, pertanto potrebbero avere bisogno di un po’ di tempo prima di intervenire. 

Approfondimenti

Questa sezione contiene informazioni più dettagliate, che possono essere utilizzate come base di partenza per approfondire la tematica.
Giurisprudenza

Cassazione Penale, Sez. III, Sentenza n. 537 del 11 gennaio 2023

“L’ipotesi di reato di cui all’art. 727, secondo comma, cod. pen. non postula la necessaria ricorrenza di situazioni, quali la malnutrizione e il pessimo stato di salute degli animali, indispensabili per poterne qualificare la detenzione come incompatibile con la loro natura, ma al proposito rilevano tutte quelle condotte che incidono sulla sensibilità psico-fisica dell’animale, procurandogli dolore e afflizione, compresi comportamenti colposi di abbandono e incuria.”

Caso esemplare: detenzione di un cucciolo di cane in un garage angusto, privo di luce, tra le proprie deiezioni e senza acqua, ritenuta incompatibile con la natura dell’animale e produttiva di gravi sofferenze.

Cassazione Penale, Sez. III, Sentenza n. 18892 del 13 maggio 2011

“Integra la contravvenzione di abbandono di animali (art. 727, comma primo, c.p.) non solo la condotta di distacco volontario dall’animale, ma anche qualsiasi trascuratezza, disinteresse o mancanza di attenzione verso quest’ultimo, dovendosi includere nella nozione di ‘abbandono’ anche comportamenti colposi improntati ad indifferenza od inerzia nell’immediata ricerca dell’animale.”

Cassazione Penale, Sez. III, Sentenza n. 21932 del 25 maggio 2016

“L’utilizzo di collare elettronico, che produce scosse o altri impulsi elettrici trasmessi al cane tramite comando a distanza, integra la contravvenzione di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, poiché concretizza una forma di addestramento fondata esclusivamente su uno stimolo doloroso tale da incidere sensibilmente sull’integrità psicofisica dell’animale.”

Cassazione Penale, Sez. III, Sentenza n. 14734 del 8 febbraio 2019

“Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 727 cod. pen., la detenzione di animali in condizioni produttive di gravi sofferenze consiste non solo in quella che può determinare un vero e proprio processo patologico nell’animale, ma anche in quella che produce meri patimenti, come tenere un portamento innaturale, tale da impedire o rendere difficoltosa la deambulazione o il mantenimento della posizione eretta e stabile.”

Cassazione Penale, Sez. III, Sentenza n. 2852 del 22 gennaio 2014

“Integra il reato previsto dall’art. 727 cod. pen. il comportamento, anche colposo, di completo abbandono di animali allevati in libertà se sia tale da determinare per gli stessi condizioni di vita incompatibili con la loro natura.”

Condividi
Scheda a cura di: Avv. Chiara Muccigrosso.
Scheda in corso di aggiornamento.

I contenuti presenti in questa pagina sono forniti a scopo puramente informativo e hanno carattere generale. Nonostante l’accuratezza e l’aggiornamento delle informazioni, queste non possono essere considerate esaustive né sostituire una valutazione specifica da parte delle forze dell’ordine e di altre figure qualificate, come guardie zoofile, avvocati e veterinari.

Si precisa che Animal Law Italia, in qualità di ente del Terzo Settore, non offre servizi di assistenza o consulenza legale. Per questioni specifiche, ti invitiamo a rivolgerti direttamente a professionisti del settore, che potranno fornire un supporto adeguato e personalizzato in base alle circostanze del caso.

Esplora altri contenuti all'interno di SOS animALI

Questa scheda è parte del Progetto SOS animALI, un’iniziativa di ALI – Animal Law Italia finalizzata a promuovere la consapevolezza delle leggi a tutela degli animali non umani e a favorirne la piena applicazione.

Il tuo 5x1000 per gli animali

A te non costa nulla ma per loro fa tutta la differenza.