L’accumulo seriale di animali, noto anche come animal hoarding, è un comportamento patologico associato al disturbo ossessivo-compulsivo. Si manifesta con il possesso di un numero eccessivo di animali domestici, spesso mantenuti in condizioni inadeguate che compromettono la loro salute e il loro benessere psicofisico. Questi animali, infatti, vengono solitamente confinati in spazi molto ridotti, sporchi e insalubri, privati di qualsiasi contatto con il mondo esterno.
Oltre a rappresentare un problema per il benessere animale, questo fenomeno può costituire un rischio per la salute pubblica. Le condizioni di sovraffollamento e scarsa igiene favoriscono la diffusione di malattie zoonotiche (trasmissibili dagli animali all’uomo) e di infestazioni parassitarie, aumentando così i pericoli per chi vive o interagisce con tali ambienti.
Nell’ordinamento giuridico italiano, l’accumulo seriale di animali non è riconosciuto come una specifica fattispecie di reato. Tuttavia, tale fenomeno può configurare la violazione di diverse disposizioni normative, tra cui:
Inoltre, è importante considerare le norme locali (leggi regionali, regolamenti e ordinanze comunali), che in alcuni casi stabiliscono limiti al numero massimo di animali che una persona può detenere in un’abitazione. La violazione di tali regolamenti può comportare sanzioni amministrative, come multe, o l’intervento diretto delle autorità locali.
Se sospetti un caso di accumulo seriale di animali (animal hoarding), è fondamentale agire con attenzione e discrezione. Evita confronti diretti con la persona coinvolta per non compromettere la tua sicurezza o l’esito dell’indagine da parte delle autorità competenti.
Se possibile, senza mettere a rischio la tua sicurezza, raccogli informazioni dettagliate sulla situazione. Osserva le condizioni di vita degli animali, come il loro stato di salute (ad esempio, se sono malnutriti, malati o feriti) e l’ambiente in cui si trovano (ad esempio, se è sporco o pericoloso). Queste informazioni sono fondamentali per supportare la tua segnalazione e consentire alle autorità di intervenire in modo adeguato.
Di seguito una lista delle autorità competenti a cui puoi segnalare una situazione di animal hoarding:
Gli accumulatori di animali spesso non riconoscono la gravità della loro condizione, percependosi come “salvatori” anziché come la causa del malessere degli animali. Nonostante questa convinzione, gli animali vengono spesso mantenuti in ambienti sovraffollati e insalubri, privi di risorse essenziali come cibo, acqua e cure veterinarie.
Tra le caratteristiche comuni degli accumulatori si riscontrano l’isolamento sociale, condizioni igieniche precarie e una marcata negazione della realtà dei fatti. Questo comportamento può avere radici profonde, legate a disturbi dell’attaccamento, esperienze traumatiche vissute nell’infanzia e, in alcuni casi, a disturbi ossessivo-compulsivi.
Questi fattori rendono particolarmente complesso intervenire in modo efficace. Esiste, infatti, un elevato tasso di recidiva, soprattutto quando gli interventi si limitano alla repressione senza affrontare le cause psicologiche sottostanti. È quindi fondamentale che l’azione delle autorità includa, oltre alla rimozione degli animali e al rispetto delle normative, anche un adeguato supporto psicologico per l’accumulatore, al fine di prevenire il ripetersi del fenomeno.
Un caso emblematico di animal hoarding in Italia riguarda una donna residente a Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti. La sua vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2014, quando è stata presentata la prima denuncia nei suoi confronti. Nonostante i numerosi sequestri di animali disposti dalla Procura di Rieti e dal Comune, la donna ha continuato ad accumulare e maltrattare animali in modo seriale.
Nel 2022, è stata condannata in via definitiva a sei mesi di reclusione per maltrattamento di animali. In primo grado, il Tribunale di Rieti l’aveva condannata a 16 mesi; tuttavia, in appello, la pena è stata ridotta a sei mesi. La difesa ha presentato ricorso in Cassazione, che è stato rigettato, rendendo definitiva la sentenza di appello.
In Lombardia, la normativa stabilisce che non è consentito detenere più di dieci cani e gatti di età superiore ai sei mesi, esclusi i cuccioli. Qualora tale limite venga superato, la legge impone l’obbligo di inviare una comunicazione scritta al Sindaco, il quale può decidere autonomamente di avviare un controllo della situazione da parte dell’ASL e della polizia locale. Questo vincolo ha una duplice finalità: da un lato garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie a salvaguardia della salute pubblica e dall’altro tutelare il benessere degli animali.
I contenuti presenti in questa pagina sono forniti a scopo puramente informativo e hanno carattere generale. Nonostante l’accuratezza e l’aggiornamento delle informazioni, queste non possono essere considerate esaustive né sostituire una valutazione specifica da parte delle forze dell’ordine e di altre figure qualificate, come guardie zoofile, avvocati e veterinari.
Si precisa che Animal Law Italia, in qualità di ente del Terzo Settore, non offre servizi di assistenza o consulenza legale. Per questioni specifiche, ti invitiamo a rivolgerti direttamente a professionisti del settore, che potranno fornire un supporto adeguato e personalizzato in base alle circostanze del caso.
Questa scheda è parte del Progetto SOS animALI, un’iniziativa di ALI – Animal Law Italia finalizzata a promuovere la consapevolezza delle leggi a tutela degli animali non umani e a favorirne la piena applicazione.
In ALI crediamo che una società più giusta non possa prescindere dal rispetto per gli animali. Per questo vogliamo concentrare i nostri sforzi nella diffusione di una cultura del rispetto per gli animali, coinvolgendo non solo i cittadini, ma anche le Forze dell’Ordine e le Istituzioni.
SOS animALI è il progetto che abbiamo ideato per promuovere questo messaggio in modo rapido ed efficace, lavorando in sinergia con il nostro Progetto Scuole.
Un passo fondamentale è diffondere la conoscenza degli strumenti normativi che tutelano gli animali e assicurarne la piena applicazione. Per raggiungere questo obiettivo, avvieremo collaborazioni con le Istituzioni e contiamo sul supporto di chiunque voglia contribuire a questa causa, aiutandoci a sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone.
Per il 2025, abbiamo programmato delle azioni per diffondere la cultura del rispetto degli animali attraverso SOS animALI.
Ecco le tappe di questo percorso.
Crediamo che il cambiamento possa partire da ognuno di noi. Per questo vogliamo coinvolgerti attivamente nello sviluppo di questo progetto.
A ottobre 2024 abbiamo organizzato il primo incontro pubblico, dove abbiamo presentato il progetto e raccolto idee e suggerimenti preziosi.
Il prossimo appuntamento è previsto per fine febbraio 2025. Vuoi essere dei nostri? Scrivici a [email protected] e ti inviteremo ai prossimi incontri!
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Donatore anonimo | 15,00€ | 26/10/2024 |
Donatore anonimo | 490,00€ | 02/08/2024 |
Donatore anonimo | 300,00€ | 29/07/2024 |
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Donatore anonimo | 5,00€ | 18/07/2024 |
Donatore anonimo | 51,85€ | 18/07/2024 |
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Causale: SOS animALI
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