Firenze, scoperto allevamento abusivo in un’area boschiva vincolata

Contestati abusi edilizi e smaltimento illecito di carcasse di ovini. Due i soggetti denunciati, applicate sanzioni amministrative per circa 33.000 euro.
Avv. Alessandro Ricciuti

Decine di pecore all’interno di ricoveri di fortuna, una sala mungitura e annesso deposito attrezzi, tutto realizzato abusivamente: questa la sconcertante scoperta fatta dai carabinieri forestali di Empoli all’interno di un’area di bosco vincolata paesaggisticamente a Gambassi Terme, piccolo comune della città metropolitana di Firenze.

Perlustrando la zona, inoltre, i militari si sono accorti della presenza di numerose carcasse di ovini abbandonate all’interno del bosco, nei pressi dell’allevamento. Secondo la legge, i corpi interi o parti di animali sono classificati come rifiuti speciali (sottoprodotti di origine animale) e devono essere obbligatoriamente conferiti a uno smaltitore per essere inceneriti. È stato quindi contestato l’illecito amministrativo, con applicazione di una sanzione di 20.000 euro circa.

Uno dei sette manufatti abusivi scoperti dai carabinieri forestali.

Al sopralluogo ha partecipato anche la ASL, che ha svolto accertamenti in relazione alle pessime condizioni igieniche dei locali. Al momento, purtroppo, non è dato sapere se vi siano state valutazioni anche in merito alle condizioni di detenzione degli animali. Animal Law Italia seguirà la vicenda, al fine di verificare tale aspetto.

L’allevatore e il rappresentante della proprietà dei terreni sono stati denunciati per violazione del Testo Unico Ambientale e del Testo unico dell’edilizia, per la costruzione di sette manufatti abusivi in area vincolata paesaggisticamente. Per la trasformazione del bosco e l’abbandono di carcasse e altri rifiuti sono state anche elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 33.000 euro.

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