Animal Law Italia, insieme a oltre 150 organizzazioni, sottoscrive il Manifesto per la Nature Restoration Law

A questo appello agli europarlamentari hanno aderito anche centinaia di ricercatori e personalità della scienza e della cultura.

Pubblicato il 10/07/2023

Animal Law Italia ha sottoscritto il Manifesto per la Nature Restoration Law insieme a oltre 150 organizzazioni italiane di livello nazionale e locale e a centinaia tra ricercatrici, ricercatori e personalità della scienza e della cultura tra cui Luca Mercalli, Paolo Rumiz e Sveva Sagramola.

Nature Restoration Law: a che punto siamo?

La Nature Restoration Law è una proposta della Commissione europea che richiede obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi degradati, in particolare quelli con il maggior potenziale per catturare e immagazzinare il carbonio e per prevenire e ridurre l’impatto dei disastri naturali. A giugno è stata approvata dal Consiglio Affari Energia dell’UE e siamo ora in attesa del voto decisivo, prima del negoziato finale del cosiddetto Trilogo (Commissione europea, Consiglio dell’Ue, Parlamento europeo), che si terrà l’11 o 12 luglio nell’Assemblea plenaria dell’Europarlamento.

Il Manifesto per la Nature Restoration Law

Al Manifesto per la Nature Restoration Law hanno aderito ormai più di 170 organizzazioni e altre se stanno aggiungendo: un considerevole successo, al quale si somma la sottoscrizione da parte di centinaia di figure della ricerca appartenenti a istituti, università, enti pubblici e numerose personalità del mondo della scienza, della cultura e dell’arte.
«La Nature Restoration Law — si legge nel Manifesto — è la più grande occasione per rigenerare la natura d’Europa e garantire sostenibilità, futuro e benessere ai suoi cittadini». «Ripristinare almeno il 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione europea e gli ecosistemi in sofferenza o andati persi; impedirne l’ulteriore deterioramento; rinaturalizzare i corsi fluviali abbattendo le barriere artificiali dove creano più danni che benefici; reinserire elementi naturali negli agroecosistemi, per un’agricoltura più sana e ricca di biodiversità, in special modo di insetti impollinatori e uccelli; promuovere una maggiore strutturazione delle foreste per migliorarne la qualità; favorire un’opera di greening delle città, spesso troppo grigie e povere di natura: sono solo alcuni degli obiettivi che la Nature Restoration Law si pone e che, qualora approvata, potrà concretamente perseguire negli Stati membri dell’Unione, Italia compresa».

Chiediamo che l’Italia contribuisca alla conservazione della biodiversità e a una vera transizione ecologica

L’iniziativa delle oltre 150 organizzazioni e della società civile va a rafforzare la grande campagna europea a sostegno della legge, che fa registrare oltre un milione di firme e l’appoggio di 4000 scienziati, decine di grandi imprese e centinaia di associazioni.

«Chi voterà sì alla legge — affermano le organizzazioni che hanno sottoscritto il Manifesto — potrà dire di aver contribuito a quella che è potenzialmente la più grande svolta di sempre nell’opera di conservazione attiva della biodiversità e di vera transizione ecologica».

È possibile leggere il testo integrale del Manifesto per la Nature Restoration Law qui.

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