Uccisione dell’orsa KJ1: ALI denuncia Fugatti

La gestione degli orsi in Trentino viola i principi dello Stato di diritto. Nessun organo pubblico è al di sopra della legge.

Getty Images

Animal Law Italia (ALI) ha deciso di denunciare il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per la sua scellerata decisione di procedere con l’uccisione dell’orsa KJ1, ignorando ben due provvedimento di sospensione emessi dal TAR. Negli scorsi giorni, i giudici amministrativi avevano accolto per ben due volte di seguito le richieste delle associazioni, ritenendo che non vi fossero i presupposti di urgenza richiesti per una decisione così drastica.

Una scelta affrettata

Prima di ricorrere a una misura così estrema, si sarebbero dovute esplorare tutte le soluzioni alternative possibili, considerata anche la presenza di tre cuccioli innocenti, la cui sopravvivenza è ora messa a repentaglio. Per questo, riteniamo che l’uccisione dell’orsa possa configurarsi come una violazione dell’art. 544-ter del codice penale, che punisce chiunque cagioni la morte di un animale senza necessità.

Non esistendo una reale necessità e urgenza di uccidere l’orsa ed essendo sempre possibili alternative come la cattura e la detenzione in una struttura faunistica, la scelta di mettere fine alla vita dell’orsa appare ingiustificabile e quindi contraria alla legge penale, oltre che in violazione di due provvedimenti giurisdizionali.

Un grave abuso di potere

Nel caso di specie, oltre alla grave violazione di norme giuridiche viene in evidenza anche un abuso di potere inaccettabile in uno Stato di diritto. Il presidente Fugatti ha scelto di ignorare deliberatamente le decisioni della giustizia amministrativa, agendo in modo arbitrario e irrispettoso verso un’altra istituzione.

Come giuristi, riteniamo che sia imperativo sottolineare che nessun organo pubblico può permettersi di porsi al di sopra della legge. Il nostro sistema, fondato sulla separazione dei poteri, impone che le decisioni dei tribunali vengano rispettate, e in questo caso il presidente della Provincia autonoma di Trento avrebbe dovuto attendere l’udienza di merito fissata dal TAR, anziché agire in modo sconsiderato per aggirare dei provvedimenti giurisdizionali, revocando la sua prima ordinanza ed emettendone una nuova nottetempo, così da impedire ogni possibilità di ricorso. Un comportamento lesivo delle prerogative della magistratura, degno di un sovrano assoluto e non di una carica elettiva in uno stato di diritto.

La nostra battaglia legale

Animal Law Italia procederà al deposito della denuncia contro il presidente Fugatti. Siamo determinati a portare avanti questa battaglia legale per evitare che episodi simili si ripetano, e per garantire che la legge venga rispettata da tutte le istituzioni, senza eccezioni.

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