Uniti per chiedere una #EuropaSenzaGabbie

Martedì 25 settembre, a Bruxelles, la più grande coalizione europea di ONG mai riunitasi ha lanciato una iniziativa per chiedere la fine dell’uso di ogni tipo di gabbia per allevare animali a scopo alimentare.

Pubblicato il 27/09/2018
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All’iniziativa, svoltasi al Parlamento europeo, era presente anche Animal Law, insieme a decine di rappresentanti delle oltre 100 organizzazioni aderenti, presenti in 24 paesi europei. Al termine della presentazione, è stata inaugurata anche una mostra dedicata.

La coalizione dovrà raccogliere, nell’arco di un anno, un milione di firme affinché la Commissione Europea si pronunci su questo argomento, potenzialmente portando un enorme cambiamento nel sistema della produzione di cibo, il più monumentale impatto sul sistema dell’allevamento mai avvenuto finora.

Le specie che oggi sono ancora legalmente allevate in gabbia nell’Unione europea sono conigli, galline, quaglie, scrofe e vitelli. Si tratta di oltre 300 milioni di animali ogni anno, che sono costretti a vivere in condizioni di grave compromissione delle proprie esigenze etologiche, non potendo manifestare comportamenti naturali specie-specifici.

In Italia hanno aderito 16 associazioni: Amici della terra Italia, Animal Equality, Animal Law, Animalisti Italiani, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Il Fatto Alimentare, LAC – Lega per l’abolizione della caccia, LAV, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LEIDAA, Jane Goodall Institute Italia,Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus.

Altri lanci nazionali sono previsti in ottobre in diversi Stati membri (Francia, Spagna, Italia, Grecia, Polonia, Olanda) per creare maggiore consapevolezza e per raccogliere sostegno da parte dei cittadini europei per mettere fine all’uso delle gabbie. In Italia l’evento di lancio si terrà il 16 ottobre alla Camera dei Deputati con una conferenza stampa e l’installazione di una mostra dedicata.

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